E’ stato Antonio Figliola ad aprire l’evento definendo Verso “un contenitore di cittadini e professionisti che vogliono migliorare Giulianova e liberarla dall’immobilismo”. Per farlo ci sarebbe bisogno di uno shock generazionale in Comune secondo Figliola che chiude on una stoccata agli avversari più accreditati (Lega e Il Cittadino Governante): “Non possono amministrare Giulianova i capi regionali di un partito e nemmeno chi parla un linguaggio vecchio di almeno trent’anni”.
Gli fa eco l’altro coordinatore dell’associazione, Livio Persiani, che definesce Verso e il polo civico che sostiene Costantini “l’unica vera novità politica”. Concetto ribadito da tutti i candidati della lista composta da tanti volti nuovi per la politica giuliese.
Un giovane è anche il responsabile di Giulianova in Movimento, Matteo Carpineta, che ha spiegato le motiviazioni che lo hanno spinto a creare la lista e a sostenere il candidato sindaco Costantini. Lista nella quale è confluita l’associazione Progetto Giulia, rappresentata dall’ex assessore Katia Verdecchia, che nel suo intervento è scesa più su aspetti tecnici e progettuali. Ha ricordato le proposte avanzate alla passata amministrazione e quelle da sviluppare nei prossimi cinque anni anche con una maggiore capacità ad incertare i fondi europei e l’applicazione del canone concessorio non ricognitorio alle multinazionali che sfruttano il sottosuolo di Giulianova.
Jwan Costantini ha poi chiuso la presentazione con un ringraziamento a tutti i suoi candidati:”la mia famiglia, che non è nè di destra, nè di sinistra ma le idee giuste sono di tutti i giuliesi. Per questo lasciamo ad altri manager, poltrone, trasferimenti Asl e simboli, noi lavoreremo per Giulianova 5 anni con cuore, passione ed entusiasmo. Perchè l’obiettivo è quello di farla diventare una città di 30mila abitanti, una città attrattiva per risolvere il problema della disoccupazione cha attanaglia 2mila giuliesi. Questo anche alla destagionalizzazione, al di là dell’immotiva ironia di altri candidati, del turismo, con eventi culturali e sportivi oltre i 3 mesi estivi”.