“La rideterminazione dei collegi elettorali ha smembrato elettoralmente la provincia di Teramo, indebolendone, di fatto, la forza rappresentativa. Se a questo si aggiunge, poi, il dato relativo ai cosiddetti catapultati, candidati non solo non teramani, ma non abruzzesi, che affollano molte delle liste in competizione, rischiamo l’irrilevanza rappresentativa”.
“Il 26 settembre, a spoglio concluso, vedremo plasticamente la composizione del Parlamento per i prossimi 5 anni, e un secondo dopo, svanita la sbornia tifosa, realizzeremo, altrettanto plasticamente, quanto peso avremo come territorio.
Siamo tutti consapevoli di quanto sia determinante una forte e radicata rappresentanza, cerniera tra le istanze del territorio e l’assemblea legislativa.