Atri. “Purtroppo Alfonso Prosperi non ha seguito l’insegnamento di Abraham Lincoln che riteneva che non fosse importante vincere o perdere ma accettare serenamente la sconfitta. Prosperi, al contrario, parla di pool di avvocati, di ricorsi, di cambiamento nella città, di vittoria morale o di pareggio clamoroso nella competizione elettorale che ridimensionerebbero la coalizione vincente e la figura dell’attuale sindaco Ferretti“.
Con queste parole proprio il primo cittadino di Atri Piergiorgio Ferretti replica alle osservazioni post elettorali di Alleanza Civica e del suo candidato Alfonso Prosperi.
“Parole che tradiscono una grande e comprensibile frustrazione ed una mancata accettazione del risultato elettorale e della sconfitta che hanno motivazioni opposte a quelle elencate da Prosperi che dimostra una totale mancanza di lucidità nell’analisi politica fatta da chi in realtà ha perso la competizione elettorale e non vuole accettare che la popolazione non abbia premiato la sua persona ed il suo programma elettorale. 11 voti di differenza per Prosperi sembrano pochissimi ma hanno inequivocabilmente emesso una sentenza, cioè che non era il candidato giusto per amministrare la città”.
“La nostra lista ha costruito la sua vittoria, a differenza di ciò che Prosperi vorrebbe far credere, proprio ad Atri Capoluogo dove rispetto al 2018 abbiamo ottenuto circa 200 voti in più, 187 per l’esattezza, mentre nelle frazioni siamo riusciti a confermare il bottino di voti del 2018 perdendone solo 27, nonostante il candidato avversario fosse originario della frazione di Fontanelle. Prosperi in realtà ha dilapidato il tesoretto elettorale che Atri Centro ha sempre storicamente riservato alle forze contrarie al centrodestra tracollando con 500 voti in meno del 2018, 500 suoi elettori o elettori che non gradivano la nostra lista che non sono andati alle urne e che non hanno creduto al progetto del chirurgo atriano”.
E ancora: “Prosperi non ha addirittura sfondato neanche a Fontanelle dove è riuscito a incrementare solo di 37 voti rispetto al 2018, troppo poco per credere di rappresentare il vero cambiamento. Prosperi è stato bocciato anche nelle altre frazioni perdendo alla fine altri 133 voti complessivi rispetto al 2018. La lista di Prosperi, ad eccezione di Fontanelle, non è stata praticamente premiata in nessuna zona di Atri rispetto al risultato elettorale del 2018”.
“Se si pensa che il CoVid ha naturalmente penalizzato in generale l’azione di tutte le amministrazioni uscenti e che ad Atri per la prima volta dietro alla figura di Prosperi si erano riuniti tutti gli oppositori del centrodestra senza alcuna logica politica di appartenenza, con PD, Azione, M5S, Renziani, Centristi ed ex assessori di centrodestra delusi abbracciati forzatamente per il solo fine di “cancellare” il “rivale-nemico”, 11 voti sembrano niente ma sono invece un’immensità, immensità che deve aprire alla riflessione soprattutto chi ha perso la propria identità politica pur di provare a vincere non riuscendoci. Gli elettori hanno bocciato il “minestrone” che hanno proposto, un minestrone che andava da sinistra a destra e prevedeva ex assessori, ex candidati sindaci, ex candidati alle elezioni regionali, segretari di partito”.
“Le elezioni hanno bocciato Prosperi che ha perso più di 600 voti rispetto al risultato ottenuto dalle nostre liste avversarie nel 2018 ed hanno premiato invece la nostra visione della città e la nostra lista che ha sempre avuto la maggioranza relativa nelle precedenti elezioni ed oggi, grazie al risultato elettorale ottenuto, ha per la prima volta la maggioranza assoluta. I numeri non mentono e Prosperi ne deve prendere atto accettando serenamente la sconfitta, augurandoci che da domani con la propria opposizione costruttiva contribuirà al bene della nostra città così come ha affermato di volerne per tutta la campagna elettorale”.