Con queste parole l’assessore alla Pubblica Istruzione al Comune di Atri, Piergiorgio Ferretti, candidato sindaco alle prossime elezioni, replica alle dichiarazioni di Atri Civica (Paolo Basilico – Giammarco Marcone). Ferretti precisa inoltre: “Non ho mai detto di avere la “vittoria in tasca”, la presunzione non mi appartiene, ma solo che sento fortemente la vicinanza della gente di Atri e sono consapevole della condivisione del mio progetto politico”.
“I risultati di carattere ‘eccezionale’ relativi alle nostre scuole – continua Ferretti – hanno ridato lustro e identità alla formazione culturale della nostra città. Vanno difesi da tutti. Basilico e Marcone non dovrebbero affermare che la scuola di Atri, per quanto attiene alle strutture, sarebbe tra le ultime in provincia, poiché detta asserzione (del tutto falsa) sminuisce la valenza e la credibilità dei nostri istituti, con il rischio di perdere quanto di “grande” è stato costruito, anche in termini di iscrizioni. Fuori da Atri vi è chi non attende altro che ciò si verifichi, in quanto quella di Atri è un’istituzione validissima, fortemente “invidiata”. Invito Basilico-Marcone a smentire quanto affermato e, soprattutto, a dire cosa propongono per difendere detto patrimonio scolastico. Mi auguro che non desiderino che si torni all’era Basilico, in cui vi erano gli spazi in quanto non vi erano gli studenti e i professori e il collegio dei docenti sembrava più una riunione di condominio”.
Ferretti replica anche sulla questione della scuola elementare: “Il cantiere è stato consegnato il 3 maggio 2018 – spiega – coloro che amano la verità, sono consapevoli che le responsabilità non sono imputabili all’Amministrazione e, quindi, neanche al candidato Marcone, che della maggioranza ha fatto parte sino a dicembre, allorché, dopo 10 anni, ha deciso di svincolarsi. Tengo a precisare che ho un rapporto continuo e quotidiano con la presidenza dell’Istituto Comprensivo e negli anni mi sono sempre interessato ad esso. Sin da subito, ad esempio con l’iniziativa della “settimana corta”, che è stata la prima in provincia di Teramo. Essa ha portato risultati in termini di razionalizzazione della spesa nella misura di 50mila euro annui e un altissimo grado di soddisfazione delle famiglie. Altri comuni mi hanno seguito in questa scelta, a volte non riuscendosi, loro malgrado”.
Sulla questione della scuola civica Ferretti afferma: “In sette anni sono stati spesi 165mila euro. Il Comune, solo a titolo di locazione dell’ultimo piano della scuola media “Mambelli”, ha avuto dalla Provincia 210mila euro. A ciò si aggiunga tutto “il movimento” a cui ha dato luogo, che costituisce la base per un ulteriore sviluppo, anche in termini di rivitalizzazione del centro storico. Ho la ferma e determinata volontà di riportare le classi anche nei locali della Curia e far in modo che i ragazzi rimangano in Atri anche di pomeriggio. Occorre, naturalmente, un impegno incisivo anche della Provincia, competente in materia di edilizia scolastica superiore (Basilico-Marcone ne sono a conoscenza), che, solo a settembre 2018, dovrà mettere a disposizione dell’istituto “A. Zoli” altre 7 classi. Non è più rinviabile un investimento economico da parte dell’ente provinciale, tenuto conto del continuo aumento delle iscrizioni. Anche questa volta la popolazione atriana valuterà i fatti”