Elezioni Atri, “cureremo le ferite della città, come le scale violate di Santa Rita”

“Quando abbiamo immaginato di candidare Atri a Capitale italiana della Cultura, lo abbiamo fatto per due ragioni: la prima è insita nel capolavoro che ci circonda, un territorio che coniuga il dono della natura con l’opera umana; la seconda è insita nella necessità di restituire a questo straordinario paesaggio culturale la bellezza delle scelte e delle azioni”.

Lo dice Gabriella Liberatore, candidata con Alleanza Civica a sostegno di Alfonso Prosperi alle amministrative del 14 e 15 maggio.

“Musei inaccessibili e ai limiti del degrado, biblioteca chiusa, opere realizzate senza alcun rispetto per il bello e il decoro. Un colpo al cuore, lo scempio perpetrato con i recenti lavori davanti al Santuario di Santa Rita che segna l’apice della grossolanità con la quale la Città è stata trattata in questi 15 anni. La Chiesa di Santa Rita è, spiritualmente, il luogo cui sono più legati i cittadini atriani, per non parlare di quanto significhi per Capo d’Atri”.

“Non solo un luogo di culto, ma un luogo dell’anima. Un simbolo, un riferimento. Sulle sue scale, si sono sedute generazioni di capodatriani, nelle profumate sere di maggio e nelle calde notti d’estate, attraversate da quel filo identitario che è l’orgoglio di essere nati e cresciuti in quel dedalo di vicoli. La felice intuizione di Sonia che, con amore, caparbietà e passione è riuscita per alcuni anni a far tornare pulsanti quei luoghi è la testimonianza più recente di cosa significhi appartenervi”.

“Con Alfonso Prosperi cureremo queste ferite, in primis quelle scale violate”.

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