Dalle recenti elezioni amministrative in Italia il dato che più lascia riflettere è che circa il 50 % del votanti non ha espresso il voto, senza contare poi le schede bianche e nulle.
Si potrebbe dire che è sceso l’interesse per la politica ; si ragiona ,spesso, sul fatto che tanto non si può cambiare nulla, i partiti più o meno, sono tutti uguali. La grande sconfitta, invece è la politica, il modo di fare politica rimasta ancora al secolo scorso, di tipo elettorale, dove per esempio , quello che doveva essere la normale ordinaria manutenzione e riasfaltatura delle strade o sistemazione delle attrezzate sportive, diventano opere straordinarie, di cui vantarsi.
La politica che doveva essere un’arte nobile e di ideali, di portare avanti progetti di utilità sociali, auditorium, di scuole superiori, università, ecc. si è ridotta ad una gestione pragmatica (pratica) della cosa pubblica. La politica deve suscitare uno scatto di orgoglio che non è di parte o campanilistico, ma è civico, di partecipazione.
Michele Ferrante Tortoreto