Alba Adriatica. L’accordo Saccomandi-De Berardinis è oramai appeso ad un filo sottile. E forse non si farà mai, spianando alle due liste civiche percorsi paralleli e concorrenziali alle amministrative del 10 giugno.
L’ultimo incontro in ordine di tempo tra le due delegazioni se da un lato ha smussato alcuni degli angoli presenti, dall’altro però ha acuito un passaggio difficilmente superabile. La definizione del candidato sindaco. La proposta arrivata da Citta Viva (che poi è la controproposta al dettato originario di Saccomandi) era di candidare a sindaco Giulino De Barardinis, con il leader di Voi in Comune (Remo Saccomandi) nel ruolo di vicesindaco in caso di affermazione elettorale. Poi il resto a caduta con definizione dei posti nella lista e nella futura composizione dell’esecutivo.
La proposta, giudicata da Saccomandi non accettabile è stata poi discussa in seno al movimento che lo sostiene nel corso di una riunione. I presenti, a maggioranza, hanno detto no all’accordo, anche se permane una frangia che vorrebbe percorrere strade utili per arrivare in ogni caso ad un accordo, seppur in extremis.
Il no definitivo ancora non è stato pronunciato, anche se i termini per creare quello che viene definito, da più parti, un fronte comune, ha pochi margini al momento per concretizzarsi.
Altri scenari. Ora si profilano nuovi scenari, anche perché non è da escludere che alcuni pezzi del centrodestra (che difficilmente darà vita ad una lista), possano poi trovare accordi, più o meno ufficiali, con i due movimenti civici. Forza Italia, in queste ore, viene data vicina al gruppo di Città Viva.
Il sindaco uscente. Tonia Piccioni, almeno ufficialmente, non ha ancora dichiarato che resterà a guardare la competizione elettorale. Negli ultimi giorni ha provato a dare vita ad una lista, ma l’operazione non appare delle più semplici. In ogni caso si attendono le valutazioni della Piccioni sulla vicenda.
Allo stato attuale, dunque, restano 5 i candidadi sindaco: Remo Saccomandi (Voi in Comune), Giuliano de Berardinis (Città Viva), Antonietta Casciotti (UniAmo Alba), Gabriele Viviani (Alba Popolare), Carlo Tarquini (M5S).
