Il nome “scelto” dal mondo civico e delle associazioni (ma con convergenze importanti anche tra i partiti) è quello di Massimo Marconi, maresciallo della polizia locale, che avrà il compito di fare sintesi tra le varie anime e disegnare il percorso verso le amministrative di primavera.
Negli ultimi mesi, va detto, che il nome di Massimo Marconi è stato tra quelli sollecitati per assumere la guida di un movimento politico alternativo all’attuale amministrazione.
Da Marco Pilò a Laura D’Ambrosio, da Giammarco Giovannelli a Valerio Caserta a Valerio Di Mattia, fino a Marco Crescenzi quale rappresentante dell’associazione Siamo Alba, in molti sono stati interpellati a ricoprire il ruolo del futuro candidato sindaco per le prossime elezioni comunali.
Dopo diverse interlocuzioni, si è pervenuti attorno ad un tavolo per favorire la nascita di un percorso unico.
E’ stata riconosciuta la necessità di avviare per la città di Alba Adriatica un nuovo progetto politico-amministrativo.
Risulta infatti fondamentale distinguersi dalle attuali dinamiche in essere, rinnovando decisamente il metodo, la visione dello sviluppo futuro della città e la capacità di ritessere le fila del tessuto socio economico locale.
Tutti gli attori hanno deciso di convergere su un nome apprezzato: ed è nato il cosiddetto “passo di lato” da parte dei papabili individuando in Massimo Marconi il candidato migliore. Marconi è espressione di un’area moderata, che in passato ha guardato al centrosinistra, anche se il contenitore che sta prendendo forma è decisamente composito nel suo assetto.
“Con Marconi nasce un nuovo percorso, ampio e condiviso, che intende intercettare, sintetizzare e valorizzare le molteplici realtà presenti nella città di Alba Adriatica”, si legge in una nota.
“Il primo impegno è dunque quello di intercettare idee, motivazioni e coinvolgimenti utili allo sviluppo sociale ed economico della nostra comunità”, si legge ancora.