E’ quanto dichiarano i consiglieri di maggioranza Simone Aloisi, Marco Angelini, Massimo Felicioni e Saverio Marini.
“E’ probabile – si legga nella nota dei consiglieri – che alla Asl sia sfuggita la portata numerica del comprensorio servito dal drive in test, visto che oltre a Roseto, nel bacino sono inclusi i Comuni di Morro d’Oro, Notaresco, Bellante, Giulianova e Mosciano Sant’Angelo. Dunque l’avamposto della Asl è chiamato a servire una popolazione complessiva di 76 mila abitanti. Apprendiamo inoltre dalla stessa circolare che, la sede di Teramo (a disposizione invece 6 giorni su sette), serve anche i Comuni di Basciano, Canzano, Castellalto, Penna Sant’Andrea, Cortino, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura e Valle Castellana che, insieme al capoluogo, formano un bacino di 73mila abitanti”.
“E’ probabile che nella fretta di dare risposte in tempi brevi al territorio, alla Asl sia sfuggito di offrire un servizio e una calendarizzazione declinata sull’ampiezza della popolazione da servire, ma auspichiamo al più presto che l’azienda sanitaria possa garantire in tempi brevissimi un ampliamento delle giornate di servizio dell’avamposto sanitario. Roseto rischia problemi di ordine pubblico non indifferente di fronte a una pressione di questo tipo, e oltretutto anche il servizio, potrebbe non garantire quell’efficienza che invece, siamo sicuri, è negli intenti della Asl perseguire”, concludono.