Pineto. “L’Amministrazione Comunale di Pineto non ‘abbatte’ i pini di Via Volturno o di altre zone, semmai si impegna per aumentare il patrimonio arboreo della città”.
Così l’amministrazione comunale replica alle polemiche sollevate dai consiglieri di minoranza Ruggieri e Mongia e dall’ex sindaco Luciano Monticelli in merito alla decisione di tagliare 41 pini in via Volturno, a Scerne.
“Naturalmente quando, sentiti gli esperti, diventa necessario per ragioni legate alla sicurezza, alla sostenibilità ambientale, ecologica ed economica, si provvede, con spirito di responsabilità verso il futuro, alla sostituzione contestuale delle piante. Spiace constatare che Luciano Monticelli, (già sindaco, già consigliere regionale, e candidato perfino al Parlamento Europeo, oggi esponente di Italia Viva a Pineto), stia strumentalizzando per soli fini di spasmodica visibilità un intervento che conosce molto bene dato che questa soluzione era stata perfino condivisa dall’assessore allora in carica Claudio Mongia, che oggi appartiene a Italia Viva, il quale ha partecipato ai primi sopralluoghi tecnici e sa anche quanto abbiamo speso finora tra rifacimento degli asfalti e dei marciapiedi danneggiati dalle radici su quella via”.
E ancora: “Gli alberi hanno una vita naturale e ci sono delle ragioni esposte da qualificati e autorevoli professionisti che portano a optare per la loro sostituzione in quanto giunti a fine vita poiché attaccati dal Tomicus, ma anche per problemi di altra natura, come l’indebolimento delle radici. In questo caso si tratta di alberi, intanto piantumati con tecniche obsolete e che sono stati valutati già da tempo al limite della staticità e le cui radici hanno rovinato asfalti e marciapiedi per i quali è stato necessario intervenire e si dovrà intervenire periodicamente con sperpero di denaro pubblico. Non sostituire quegli alberi potrebbe rivelarsi una scelta non intelligente dal punto di vista dell’ambiente, dell’economia e della sicurezza. Monticelli nella sua polemica non precisa che si tratta di un percorso progettuale in essere che ancora deve arrivare alla fine dell’iter, manca infatti una terza fase progettuale nella quale si dovrà arrivare al progetto esecutivo quindi alla stesura puntuale dell’intervento”.
“Non accettiamo lezioni da Monticelli – proseguono gli amministratori pinetesi – che pare avere la memoria corta e dovrebbe riflettere prima di polemizzare. È stato proprio lui, durante il suo mandato di sindaco a dare il via a questo genere di interventi. In più occasioni ha infatti scelto di abbattere e sostituire pini su tutto il territorio, come ad esempio a Borgo Santa Maria, nell’intera via Morandi, dove fece tagliare tutti i pini sostituendoli con i lecci, intervento anche molto apprezzato dai cittadini. Si ricorda ancora che il Comune è affiancato in queste decisioni da autorevoli professionisti del campo e che siamo la stessa amministrazione che ha voluto l’iniziativa ‘Adotta un Albero’, (approvata in giunta proprio in questi giorni e le cui modalità di adesione saranno presto comunicate), che ha adottato il piano del verde, che nel piano triennale 2022-2024 delle opere pubbliche ha previsto la realizzazione di una nuova pineta tra la zona Catucci fino a Scerne, 5 km inseriti anche per cercare di intercettare i finanziamenti del PNRR che ci consentiranno di allungare la nostra pineta storica”.
“Su Scerne stiamo quindi investendo”, prosegue la nota del Comune, “tanto che su un mutuo di 100mila euro per la lotta al Tomicus e per incrementare il verde, circa 35 mila, sono destinati proprio a questa frazione. Su Via Volturno, dove sono presenti importanti strutture turistiche, ricettive e commerciali, riqualificare un patrimonio che duri negli anni è un investimento. Negli ultimi cinque anni, tra nuovi rifacimenti di marciapiedi e asfalti, sono stati spesi oltre 200mila euro su quel tratto di strada e ci piacerebbe non dover spendere più soldi nel rincorrere i danni delle radici, ma investirli sul potenziamento del decoro e dell’arredo urbano. Non è un lavoro che si fa solo su Scerne, lo si è fatto altrove, e lo si sta facendo pian piano anche su altre zone del territorio con alberi consoni al contesto urbano, ovviamente sempre in seguito a valutazioni e suggerimenti di esperti”.