Nel processo di sviluppo per l’acquisizione di ulteriori abitazioni di temporanea sistemazione, in stretta sinergia con la Regione Abruzzo e grazie a fondi ‘dedicati’, l’Ater Teramo, con le consegne di ieri a Colledara, ha acquisito nel proprio patrimonio immobiliare, in dodici mesi, di 163 unità abitative sulla provincia di Teramo.
“Per dare concretezza ai rispettivi obiettivi istituzionali – evidenzia la Presidente Ater Maria Ceci-, interagiamo quotidianamente sia con la Regione Abruzzo e con l’Assessorato per l’Edilizia Residenziale Pubblica, sia con l’Assessorato alle Politiche del lavoro e Sociale così come con la Protezione Civile ed i Sindaci dell’intera provincia”. All’incontro oltre alla Presidente dell’Ater di Teramo erano presenti il Sindaco di Colledara, l’Assessore Regione Abruzzo alle Politiche del lavoro e Sociale e l’Assessore Regione Abruzzo all’edilizia Residenziale Pubblica e cratere.
Importante la presenza dell’Assessore alla politiche del lavoro e sociale, a dimostrazione della trasversalità dell’impegno del Suo assessorato.
“Aiutare chi è in difficoltà nell’invisibilità di tutti è un aspetto della presa in carico da parte del mio Assessorato. In una visione generale – afferma Pietro Quaresimale -, posso dire che la politica sociale assurge al ruolo di garante dei diritti per soddisfare i bisogni”.
Sicuramente l’evento di Colledara, ultimo in ordine cronologico ma propedeutico ad interventi analoghi in un futuro non lontano, porta ad una considerazione facile, per quanto vera: sarà un Natale diverso a tutto tondo, in piena pandemia, è vero, ma vissuto in maniera dignitosa, nel rispetto delle normali regole di vita.
“Entro il 31 dicembre – sottolinea il Presidente Ater Maria Ceci – dovrà essere predisposto il cronoprogramma delle fasi attuative degli interventi per ogni immobile ed entro il 31 marzo dovranno essere affidati i servizi di progettazione per i quali è possibile l’affidamento diretto. Per tutti gli altri casi, ove debba farsi ricorso ad una procedura concorsuale per la scelta dell’operatore economico, entro lo stesso termine, dovrà essere avviata la relativa procedura”.
In caso di inadempimento all’obbligo di comunicazione del cronoprogramma o del mancato rispetto delle predette date, l’Ufficio speciale per la ricostruzione comunicherà l’avvio del procedimento di revoca del contributo assegnando, per adempiere, un ulteriore termine di 30 giorni.
“Nell’ottica di garantire il sostegno ed il rilancio dell’economia attraverso un nuovo percorso di crescita e sviluppo – riprende l’Assessore Quaresimale -, si inserisce la possibilità per le imprese di partecipare alle procedure concorsuali per l’affidamento dei lavori per la ricostruzione. Queste ultime non dovranno essere gravate da atti ulteriori che potrebbero configurarsi come un appesantimento burocratico“.
“Le procedure – prosegue Maria Ceci -, saranno regolate, laddove consentito, dal decreto ‘Semplificazioni’. In questa fase la coesione instauratasi sia con l’Ufficio Speciale per la ricostruzione, sia con il Genio Civile, assicura il costante monitoraggio dello svolgimento delle attività, nel rispetto dei termini previsti e nel superiore interesse di quanti vivono il disagio”.