Civitella del Tronto. Nell’assemblea ASP n.1 (Azienda Servi alla Persona), ovvero una delle aziende regionali che gestisce tra l’altro alcune case di riposo (De Benedictis, Filippo Alessandrini), con un bilancio nell’ordine dei 15 milioni di euro, sono state rassegnate le dimissioni “condizionate” di Erminio Di Pietro, componente del Cda, ex sindaco per due mandati di Civitella del Tronto e padre dell’attuale sindaco Cristina (componente del CDA del Parco Gran Sasso Monti della Laga).
“Ho accolto in maniera favorevole tale atto”, sottolinea in una nota Stefano Tucci, consigliere comunale di minoranza al Comune di Civitella del Tronto, ” che a mio avviso sana una incompatibilità normativa (D.L. 05/2012) che pone il divieto di incarichi dirigenziali a soggetti in pensione.
La vicenda fu oggetto nel 2015 di un durissimo scontro, malgrado ciò Erminio Di Pietro fu confermato nel CDA, in particolare grazie l’appoggio dei membri gattiani di quella che era l’allora uscente Giunta regionale Chiodi.
Venendo alle dimissioni, queste sono risultate “condizionate” alle caratteristiche del suo successore che dovrà essere vibratiano e possibilmente di Civitella del Tronto; se da un lato posso essere concorde su tale scelta per rappresentanza territoriale, dall’altro mi interrogo su alcuni aspetti.
Poiché i Di Pietro sono notoriamente esperti nell’arte della politica, considerato che l’atto di Erminio Di Pietro va necessariamente inquadrato nello scacchiere politico regionale e comunale in perpetua trasformazione, queste dimissioni e la designazione così specifica del successore potrebbero inquadrarsi in un accordo politico Di Pietro-PD. È noto che Cristina Di Pietro abbia appena concluso un accordo “lacrime e sangue” per la sua amministrazione con il PD di Civitella, il quale in cambio dell’appoggio si assicura persone in lista, assessorati e non è dato conoscere quale altra carica, tutto questo malgrado il consigliere Gennarino Di Lorenzo nei giorni addietro si sia strappato le vesti a mezzo stampa contro il “poltronismo” del PD.
Il successore. “La ricerca” prosegue, “, dovrà essere impostata prediligendo il merito, le competenze, le capacità e le esperienze pregresse. La Asp n.1 è proprietaria di decine di immobili strategici, eroga importanti servizi socio-assistenziali e deve e può crescere sotto questo aspetto, non è un caso che lo stesso Presidente dell’Assemblea Zilli abbia sentito la necessità di coinvolgere l’Assemblea dei portatori di interesse per ricevere proposte di sviluppo dei servizi.
Auspico che il candidato non diventi moneta di scambio pesante e possa essere trovato in un’ampia rosa di nomi in base alle caratteristiche sopra elencate, liberi da mercanteggiamenti politici che spesso pongono in secondo piano gli interessi e i diritti della comunità e dei cittadini tutti. Personalmente e fino a quando potrò, sarò sentinella vigile dei processi e censurerò ogni scelta dettata da logiche illegittime”.