“La provincia teramana è parte lesa, come lo sono i cittadini e anche il Ruzzo che è società pubblica quindi nostra: servono azioni concrete e autorevolezza per farle valere e scongiurare sia la chiusura del Traforo del Gran Sasso, annunciata per il 19 maggio da Strada dei Parchi, sia un rinvio sine die alla risoluzione dei problemi che mettono a rischio le falde acquifere che alimentano l’acquedotto teramano”.
Su questo assunto del presidente Diego Di Bonaventura, il Consiglio Provinciale appena concluso, dopo essersi confrontato sull’ordine del giorno presentato dalla Casa dei Comuni e relazionato dal consigliere Graziano Ciapanna, ha raccolto l’invito del presidente a convergere su un documento comune e si è aggiornato a giovedì 2 maggio alle ore 17.
“Non dobbiamo avere paura di chiedere e non dobbiamo farci mettere con le spalle al muro con scelte che non ci convincono, dobbiamo pretendere un cronoprogramma preciso avendo a disposizione tutte le informazioni necessarie” ha detto Di Bonaventura ricordando che: “nella nota inviata a gennaio scorso a ben cinque Ministeri facevo delle richieste chiare che non hanno avuto risposta: la Regione oggi propone il commissariamento, venerdì incontriamo i Sindaci, la Regione e anche le associazioni ambientaliste che a differenza della politica si sono sempre occupate del problema. Saremo più forti se ci presentiamo con un documento condiviso”.
La Casa dei Comuni chiede di ripartire dai risultati raggiunti con il tavolo tecnico insediato dall’ex presidente regionale Giovanni Lolli e realizzare “le opere già individuate nella delibera del 25 gennaio scorso” chiedendo, inoltre, al Governo ad uno “stanziamento immediato di ulteriori 80 milioni di euro”.
Partendo da quanto sottolineato da Ciapanna “non è una proposta chiusa” e dall’invito del Presidente, dopo il dibattito e una breve pausa dei lavori, dai banchi della maggioranza il consigliere Lanfranco Cardinale ha proposto un aggiornamento anche in vista dell’Assemblea dei Sindaci (allargata alla partecipazione della Regione e delle Istituzioni) convocata per il prossimo venerdì alle 10.
Il Consiglio provinciale è stato quindi aggiornato a giovedì 2 maggio alle ore 17. Alla seduta hanno assistito, fra gli altri, il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Di Timoteo e i rappresentanti dell’Osservatorio indipendente delle acque del Gran Sasso, Massimo Fraticelli e Mauro Chilante.