Una situazione veramente preoccupante e difficile che ormai anche la politica regionale non può più ignorare. Da mesi infatti il rialzo dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica in Europa e soprattutto in Italia è senza precedenti per rapidità ed intensità con enormi ricadute per famiglie ed imprese anche in termini di perdita di posti di lavoro.
Mentre grandi gruppi e multinazionali programmano di delocalizzare e importare beni da paesi con costi energetici più bassi, le piccole e medie imprese italiane che producono in loco, già messe in difficoltà dalle problematiche degli ultimi due anni di pandemia, non sono più in grado di far fronte a questi aumenti elevatissimi.
A significare la gravità del momento vale ricordare che recentemente anche l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha promosso una clamorosa e partecipata iniziativa per protestare contro il caro bollette spegnendo per 60 minuti le luci dei municipi. Senza interventi rapidi anche tante municipalità rischiano una grave compromissione dei bilanci che potrebbe pregiudicare molti dei servizi essenziali da loro attualmente erogati.
“In particolare la mia risoluzione impegna la giunta regionale a convocare le principali associazioni di categoria del territorio e tutti i soggetti interessati al fine di concordare i possibili interventi da attuare e tutte le azioni realizzabili atte a mitigare gli effetti negativi sulle produzioni e sull’occupazione”, sottolinea Marco Cipolletti.
“Sarà necessario chiedere di comune intesa con le altre regioni al Governo una riforma complessiva e strutturale degli oneri generali e della tassazione applicati ai costi dell’energia elettrica e del gas, ed inoltre di intervenire, nei limiti e nelle possibilità della regione con un contributo a fondo perduto alle imprese per far fronte al fabbisogno di liquidità, tenuto anche conto che l’Unione Europea ha prorogato il quadro temporaneo sugli aiuti di stato sino al 30 giugno 2022.
Pur di fronte a questo enorme problema di rilevanza nazionale ed internazionale, anche la regione Abruzzo può e deve fare la propria parte. Con l’approvazione di questa risoluzione mi auguro quindi che si intervenga al più presto utilizzando le risorse finanziarie e tecniche disponibili onde evitare gravi conseguenze al nostro sistema produttivo e dei servizi”.