Campli. Si accende anche nei toni la polemica politica a Campli sul costo del trasporto scolastico. Dalla definizione delle tariffe da parte della giunta comunale, alla replica delle minoranze, il passo è breve.
Così come la levata di scudi da parte del sindaco Agostinelli, che accusa il capo dell’opposizione di essere un bugiardo seriale, è altrettanto dura nei toni.
“Maurizio Di Stefano è un mentitore seriale. I cittadini lo sanno e, nonostante il faccione bonario e l’ipocrita cortesia di circostanza, lo hanno capito da tempo buttandolo fuori dal Consiglio Comunale quando nel 2014 non è stato neanche rieletto consigliere e rifilandogli, quest’anno, la peggiore sconfitta di un candidato sindaco della storia del nostro Comune. Eppure, il signor Di Stefano continua a mentire spudoratamente. Perché dire che le tariffe del Comune di Campli per il trasporto scolastico saranno le tariffe più alte d’Italia è, semplicemente, una sonora e clamorosa bugia”.
E’ quanto dichiara il Sindaco di Campli, Federico Agostinelli, che aggiunge.
“Basta confrontare le nostre tariffe con quelle della vicina Teramo, dove si va da un minimo di 115 euro ad un massimo di 360 euro, per capire che quanto affermato da Di Stefano è assolutamente falso. Perché non si fa questo confronto? Forse perché sono tariffe stabilite da assessori, messi lì da Sandro Mariani, che stanno tartassando le famiglie teramane? Ma al di là delle logiche politiche, basta confrontare le nostre tariffe con anche quelle del Comune di Tortoreto, ad esempio, dove i costi vanno da un minimo di 100 euro ad un massimo di 250 euro.
Senza dimenticare situazioni come quella, ad esempio, del Comune di Montorio dove si arriva anche ad un massimo di 180 euro e dove le famiglie sono costrette a pagare anche per il terzo figlio (che a Campli invece è esentato). Soltanto questi tre esempi dimostrano che quanto detto da Di Stefano è assolutamente falso. Come mai tanta disattenzione da parte di Di Stefano? Forse perché si affida ad un addetto stampa che invece di fare il proprio lavoro in Regione, con un posto di lavoro assicurato dal Partito Democratico e pagato da tutti noi, trascorre intere giornate a diffondere falsità sul nostro Comune? Vi dice qualcosa il nome di Marino Fiorà? Le bugie seriali Di Stefano non fanno onore alla persona, ma anche al politico e al professionista”.
“Sulle tariffe, abbiamo già ampiamente spiegato quanto è stato fatto. Abbiamo posto rimedio ad un aumento scellerato deciso dal Commissario Prefettizio, nonostante il bilancio sia stato già approvato e con i recenti vincoli stabiliti dalla Corte dei Conti. Le tariffe da 200, 300, 400 o 500 euro sulle quali la minoranza ha basato una intera campagna elettorale sono state abolite e ridotte a cifre ben più sostenibili, con un minino di 90 e un massimo di 130 euro. In altre parole, nel peggiore dei casi, circa 60 centesimi al giorno. Lo abbiamo promesso e lo abbiamo fatto. Da una parte c’è chi amministra, con tutte le difficoltà del caso. Dall’altra ci sono solo bugiardi seriali che, o fanno politica di professione o ricoprono posti di lavoro pubblici infangando, con i propri comportamenti politici, la loro stessa professione. Quando lo capiranno sarà sempre troppo tardi. Nell’attesa, sono ancora in tempo a fare una cosa: vergognarsi” conclude Agostinelli.