Campli. “L’Area Archeologica della Necropoli di Campovalano non chiuderà, c’è solo un cambio di gestione”.
È questa la replica del sindaco di Campli, Federico Agostinelli, alla nota del gruppo consiliare Ricostruiamo Campli sulla temporanea chiusura del sito di Campovalano. “È invece, come al solito – prosegue Agostinelli – una minoranza che non conosce la realtà dei fatti e che continua, con ignoranza, a screditare l’immagine di Campli e del suo territorio. La vera novità è questa: c’è un cambio di gestione delle aree archeologiche in ambito nazionale in base al Decreto del Ministero della Cultura n. 38 del 22-10-2021. In base a tale indicazione ministeriale l’area della Necropoli è stata annessa al Museo Archeologico della città con un’unica e dedicata direzione, al fine di valorizzare al meglio il patrimonio culturale dell’area istituendo il “Museo Archeologico di Campli e Area Archeologica di Campovalano” nell’ambito della Direzione Regionale Musei Abruzzo.
Da parte nostra, stiamo seguendo questo avvicendamento fornendo anche un sostegno per la riorganizzazione. A breve verrà assegnato un archeologo al sito di Campovalano, al quale il Comune di Campli affiancherà, in vista della prossima primavera‐estate, altre unità lavorative che in questi mesi di transizione hanno già collaborato con i funzionari SABAP che sono andati in pensione e che ringrazio per il lavoro svolto da tre anni a questa parte in sinergia con l’assessore alla Cultura e al Turismo Melissa Galli e gli operatori dell’Ufficio turistico”.
“Ricordo invece con orgoglio – conclude il sindaco di Campli – quanto di buono è stato fatto da noi per l’area archeologica di Campovalano: abbiamo impiegato risorse in modo costante, dalla manutenzione ordinaria e straordinaria, ai tantissimi eventi di promozione e valorizzazione, che hanno fatto rinascere il sito, rendendolo un’attrazione per turisti e studenti. Non prendiamo lezioni di promozione culturale e turistica da chi, quando ha amministrato, ha lasciato la Necropoli chiusa senza mai tagliare nemmeno un filo d’erba intorno ai tumuli dei Pretuzi. Piuttosto, ripeto, li invito a informarsi meglio e a ripassare un po’ di storia, antica e recente”.