Campli. Il gruppo di minoranza al Comune di Campli che ieri sera, durante il Consiglio Comunale, ha abbandonato l’aula lamentando il continuo ostruzionismo da parte del Sindaco durante gli interventi del capogruppo Maurizio Di Stefano.
Tutto questo nonostante l’apertura da parte della minoranza che durante il Consiglio si è astenuta sui punti riguardanti l’aggiornamento al compenso del revisore dei conti e sulla nuova IMU, mentre ha votato favorevolmente le misure proposte dalla maggioranza sulla TARI, pur richiedendo per il prossimo anno il miglioramento di alcune detrazioni già presenti.
“Avevamo richiesto un regolamento del Consiglio Comunale sin dai primi giorni di questa consiliatura, – affermano Maurizo Di Stefano, Simone Iampieri, Alessia Di Giovanni e Davide Cordoni – le figure di Presidente del Consiglio Comunale e del Sindaco non possono più ricadere sulla stessa persona che può gestire in maniera totalitarista la seduta. Anche la questione del mancato inserimento nell’ordine del giorno delle mozioni presentate dalla minoranza è figlia di questa sovrapposizione di figure. Paradossalmente nella parte finale del consiglio le tre mozioni sono state portate all’attenzione dell’aula, ben sapendo che non potevano essere discusse in mancanza dei consiglieri di minoranza, costretti ad abbandonare la seduta perchè impossibilitati ad esprimere le proprie opinioni a causa delle intemperanze del Sindaco. La denuncia pubblica è servita”.
Quindi un Sindaco che non rispetta le minoranze, che gestisce il Consiglio Comunale con piglio padronale, non accetta il confronto, offende personalmente i cittadini sui social, impedisce la discussione delle mozioni presentate dalla minoranza”.