Campli. L’ex scuola elementare di largo Tempera, a Campli, è un edificio senza pace. A coniare questo accostamento è il gruppo di minoranza Ricostruiamo Campli dopo aver appreso che la sede del liceo aeronautico di Corropoli potrebbe trovare ospitalità della cittadina farnese.
“L’ex scuola elementare, oggi promessa al Liceo Aeronautico di Corropoli”, si legge nella nota a firma dei consiglieri di minoranza (Maurizio Di Stefano, Simone Iampieri, Alessia Di Giovanni e Davide Cordoni, ndr) è stata dapprima destinata a centro diurno per anziani, esperienza durata non più di qualche mese, poi l’edificio è stato lasciato di nuovo desolatamente vuoto, per poi riannunciare urbi et orbi che era pronto ad ospitare l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione post sisma attualmente ospitato a Teramo.
Risultato: la scuola è chiusa e abbandonata, nonostante in occasione di due successive verifiche dei tecnici della Protezione Civile, effettuate subito dopo il terremoto, non fosse stata dichiarata “inagibile”.
Ed è stato proprio l’attuale sindaco a decidere lo spostamento delle scuole dal centro storico di Campli verso Piane Nocella. Quindi proprio Agostinelli che ha decretato la morte del centro storico, non ha la patente né i punti per poter rilanciare quell’edificio come la soluzione per rinvigorire il centro storico di Campli”.
La vicenda liceo torna a galla. “Se l’edificio può essere utilizzato per il Liceo Aeronautico perché non può essere utilizzato per le scuole comunali camplesi, visto che attualmente gli alunni di tutti gli ordini di scuola sono ammassati nel plesso di Castelnuovo? All’epoca, piuttosto di abbandonare la scuola elementare, si poteva benissimo pensare di incrementare la sicurezza dell’edificio, scegliendo di effettuare ulteriori interventi di miglioramento sismico e dando la possibilità alle scuole di rimanere nel centro storico”, si legge ancora nella nota.
Chiediamo anche di smettere di parlare di Liceo Aeronautico a Campli, dopo la pessima figura rimediata quando si pensò di portare a Campli l’Istituto privato “Antonio Locatelli” di Bergamo, con tanto di convegno a cui fu invitato il meteorologo Colonnello Mario Giuliacci e per cui fu addirittura creata una Fondazione con sperpero di fondi comunali ed organizzato anche un open day per poi portare a Campli il nulla”.
(Nella foto la presentazione all’epoca dell’open day).