Campli. Sulle assunzioni si accende la campagna elettorale di Campli. Ad accendere i riflettori è Maurizio Di Stefano (candidato sindaco per la lista RicostruiAmo Campli) che pone l’accendo di una delibera del sub commissario, approvata lo scorso 14 febbraio, e pubblicata solo oggi.
A quindici giorni dalle elezioni. Uno scorrimento di graduatoria a tempo indeterminato assumendo tre persone on profilo amministrativo a 24 ore settimanali. Una graduatoria, e questa l’accusa che arriva dalla lista, che consentirebbe a nomi vicini a politici comunali, e non, di essere assunti in Comune.
Maurizio Di Stefano questa mattina ha informato del fatto la Prefettura di Teramo e la stazione dei carabinieri. “Ero stato pochi giorni fa dal Commissario Adolfo Valente”, dice, “per riferire che alcuni ex amministratori in questi giorni frequentavano gli uffici comunali, comportandosi come se fossero ancora in carica. Inoltre avevo chiesto allo stesso Commissario di agire con cautela, in quanto provvedimenti delicati emessi o pubblicati in piena campagna elettorale, avrebbe potuto determinare un vantaggio per alcuni candidati. Devo constatare purtroppo – continua il candidato di Ricostruiamo Campli, “che le cose non sono andate così. Oggi, in modo tardivo, a distanza di ben tre mesi dalla sua approvazione, è stata pubblicata una delibera che consente di assumere 3 nuove figure. Forse il commissario e il sub commissario non erano a conoscenza di questa situazione, ma erano stati avvertiti della situazione ed anche i funzionari comunali avrebbero dovuto avere maggiore cautela nel trattare questo provvedimento.
Tra l’altro la graduatoria da cui si attinge prevedeva 24 ore settimanali, mentre le assunzioni programmate verranno effettuate per 18 ore, questo potrebbe far pensare ancora di più che ci sia la volontà di qualcuno di arrivare ad un certo punto della graduatoria, ed una volta assunte le nuove figure aumentare successivamente le ore fino a portarle a tempo pieno. Devo sottolineare inoltre che lo scorrimento di questa graduatoria era stato uno dei presunti motivi di attrito tra Quaresimale e Agostinelli, che condussero l’ex sindaco alla cacciata dell’allora suo assessore che aveva la delega al personale.
All’epoca Quaresimale parlò di Agostinelli alla stampa come un amministratore che “voleva portare avanti procedure concorsuali su cui c’erano forti dubbi e su cui siamo ancora in attesa di pareri legali”. Infine siamo a conoscenza di una lettera, che è in nostro possesso, dell’allora assessore Agostinelli al sindaco Quaresimale in cui lo stesso sollecitava già nel corso del mese di aprile 2018 lo scorrimento della graduatoria in argomento. Sono portato a ritenere che questo potrebbe costituire un modo non appropriato di procedere e che i funzionari prefettizi abbiano agito in assoluta buona fede, ma non posso non rilevare come queste decisioni entrino direttamente nel vivo della campagna elettorale”.
La replica di Federico Agostinelli (A Tutto Campli). “Un uomo solo, abbandonato dai suoi che hanno scelto di non ricandidarsi, a cominciare dall’ex consigliere Marino Fiorà, e soprattutto un uomo che vede avvicinarsi la sconfitta e che è ormai arrivato alle comiche finali”. È quanto dichiara la Lista Civica “A Tutto Campli – Federico Agostinelli Sindaco”.
“Da quanto affermato dall’ex Vice-Sindaco di Gabriele Giovannini, in merito alla delibera del 14 febbraio del Commissario Prefettizio, emerge chiara una sola cosa: o non ha capito che l’Amministrazione Quaresimale non è più in carica dall’ottobre 2018 o non ha capito che il candidato Sindaco della lista “A Tutto Campli” è Federico Agostinelli e non il Commissario Adolfo Valente. Dovrebbe occuparsi di spiegare il suo programma e la sua idea di Campli, se ne ha una. Ma se proprio vuole attacchi Agostinelli e non si lanci in vaghe e confuse illazioni nei confronti di atti che recano la firma del Commissario Prefettizio”, prosegue la nota.
“La nostra campagna elettorale andrà avanti serenamente, con il sostegno dei cittadini e del Consigliere Regionale Pietro Quaresimale. Se dall’altra parte desiderano continuare nelle diffamazioni, si accomodino e magari saranno raggiunti anche da qualche denuncia”.