Borse di studio. Mariani: l’Abruzzo si adegui alle nuove disposizioni

“Il comunicato stampa diffuso dalle associazioni universitarie studentesche in merito al mancato adeguamento dell’Abruzzo alle nuove disposizioni nazionali in vigore sull’erogazione delle borse di studio dimostrano come la Giunta Marsilio sia alla deriva su tutti i fronti” ha dichiarato il Capogruppo di Abruzzo in Comune Sandro Mariani .

 

“La Lega di Salvini in Abruzzo potremmo definirla il partito della “mobilità passiva”: in sanità quanto nell’istruzione poiché spinge i nostri studenti a migrare fuori regione a causa dei disastri che continua a perpetrare così come sono costretti ad andare altrove i nostri concittadini per avere cure in tempi più celeri”.

Nella nota congiunta delle associazioni studentesche si affermava la responsabilità della Regione a non aver più convocato il CRU e aver disatteso le indicazioni nazionali da impartire alle ADSU per l’assegnazione delle borse di studio universitarie “Quanto affermato dagli studenti rende evidente la responsabilità dell’assessore all’Istruzione Pietro Quaresimale: non essersi mai attivato per cambiare le norme sulla prima immatricolazione e non aver dato mai riscontro alle richieste fatte dalle associazioni è l’emblema di una politica fallimentare che si traduce in perdita di opportunità per gli studenti, in particolar modo coloro che sono meno abbienti.

 

Una mancanza di rispetto e un fallimento per un assessore impegnato sul doppio fronte di dover salvaguardare la poltrona in Giunta dopo la fuoriuscita di tre consiglieri leghisti dal partito e di mantenere la concentrazione sulle prossime elezioni politiche in cerca di un posto in uscita dalla Regione” ha continuato Mariani, sottolineando come “le deleghe all’istruzione e al sociale siano perennemente sotto il fuoco incrociato delle parti sociali per l’assenza di dialogo e confronto costruttivo: promesse e “annuncite” perenne poco portano alle cause degli abruzzesi.

 

Consiglio all’assessore Quaresimale di concentrarsi maggiormente sulle esigenze del territorio piuttosto che nel tentativo di salvaguardare la poltrona: continuando così presto rimarrà senza perché gli unici ad esser stati lasciati seduti per terra, ad oggi, sono proprio i nostri concittadini”.

 

 

Gestione cookie