Atri. “Il Comune di Atri con Determina n. 1008 del 31/05/2021 R.G. aveva approvato l’aggiudicazione alla Asd Hatria Tennis della concessione per un periodo di 4 anni finalizzata alla gestione dei campi da tennis. La concessione, quindi si prevede che scada a metà 2025. Nell’ ultimo Consiglio Comunale, la maggioranza ha approvato un progetto presentato dal Concessionario Asd Hatria Tennis per la “Ristrutturazione, ampliamento e parziale conversione a struttura polivalente” dell’impianto sportivo esistente in località Fosso della Stufa. Trattasi di un rilevante investimento, con modifiche strutturali, ampliamenti, riguardanti anche varianti di carattere urbanistico, in una zona vincolata dalla Sovrintendenza”.
A dirlo il Partito Democratico in consiglio comunale.
“Non siamo contrari alla riqualificazione e parziale potenziamento di questa piccola struttura sportiva comunale, e diciamo comunale e alla sua gestione privata in concessione. Ma nello stesso tempo non possiamo non avere alcune perplessità evidenti, che cercheremo di riassumere cercando di svolgere in positivo i problemi che riguardano sia il Comune che il Concessionario”.
“Dal punto di vista tecnico”, spiegano i democratici atriani, “abbiamo delle serie perplessità sulla prevista copertura pressostatica (pallone) che in passato già ha dato seri problemi nella zona, oltre a rappresentare un impatto paesaggistico considerevole. Poi a quale investimento economico la società a cui si concede l’autorizzazione si impegna? è stato presentato unitamente al progetto di realizzazione anche un PEF (Piano Economico Finanziario) dell’investimento? esistono tempi entro i quali la società realizzerà l’impianto? Considerato poi che è stata richiesta anche la dichiarazione di “interesse pubblico” dell’intervento, abbiamo chiesto di sapere se la concessione non crei le condizioni di fatto per un nuovo affidamento e, comunque una proroga dei termini della gestione degli impianti con una revisione dei termini giuridici di appalto della struttura. Tutto ciò, ad avviso del nostro Gruppo Consiliare, può costituire un prerequisito condizionante per i futuri affidamenti a nuovi concessionari della gestione degli impianti, mettendo l’Ente in una situazione di fatto davanti ad un bene dotato di una sua specifica individualità economico-sociale che non consente la sostituzione dell’affidatario con un altro. Ciò metterebbe il Comune nelle condizioni di una eventuale violazione del principio di rotazione degli affidamenti prevista dal codice degli appalti”.
“Abbiamo chiesto invano una piccola pausa di riflessione e magari con una preparazione degli atti più approfondita, per metterci nelle condizioni di esprimere un parere convinto. In mancanza, abbiamo ritenuto di astenerci, ma vigileremo il prosieguo”, conclude il Pd Atri.