Atri, chieste le dimissioni del Presidente dell’Asp 2 Teramo

Atri. “Continua a farsi preoccupante la situazione di governance all’interno della Asp 2 della Provincia di Teramo. Se fossero infatti definitivamente confermate le notizie inerenti l’affidamento di forniture per le strutture che fanno capo alla Asp a società comunque riconducibili a congiunti del Presidente della stessa Azienda di servizi alla persona, l’avvocato Giulia Palestini, crediamo di trovarci di fronte a un palese quanto macroscopico caso di incompatibilità e di conflitto di interessi che dovrebbe imporre una sola strada risolutiva: le dimissioni volontarie del Presidente dalla propria carica o, in alternativa, la sua decadenza dichiarata dalla Regione Abruzzo, competente sulla materia”. Così il Comitato Cittadino Difesa del Territorio di Atri.

La città ducale “considera la Asp 2 un patrimonio della collettività con tutti i servizi erogati sul territorio e rivolti alle fasce più fragili della popolazione, ovvero anziani, diversamente abili anche gravi e ragazze madri in difficoltà e orfani. Servizi che non possono essere dispersi, né tantomeno possono divenire oggetto di strumentalizzazione politica da parte di questa o quella fazione, come del resto sta già accadendo nelle ultime ore”.

E ancora: “Dopo il ‘caso’ della discarica di letame sui terreni di proprietà della Asp 2, vicenda sulla quale ancora attendiamo si faccia chiarezza, arriva una nuova doccia fredda che ha portato la Asp 2 agli onori, o disonori, della cronaca. Merito di due determine firmate e pubblicate dalla struttura tecnica con le quali è stata affidata alla ditta Palestini Srl la fornitura di frutta e verdura per l’anno 2022 per diverse strutture gestite dalla Asp 2, tra cui l’Istituto Castorani di Giulianova e il Centro Diurno – Fattoria sociale ‘Rurabilandia’. Lo shock arriva quando da notizie venute fuori dagli ambienti politici leggiamo che quella ditta Palestini Srl sarebbe di proprietà di congiunti prossimi del Presidente della Asp 2, l’avvocato Giulia Palestini, un chiaro caso di incompatibilità se non addirittura di conflitto di interessi. Perché è vero che le determine sono firmate dalla struttura tecnica della Asp 2, ma è altrettanto vero che non è possibile che un Presidente ignori un tale affidamento. E infatti lo stesso Presidente Palestini nella propria replica-difesa alle accuse mossegli dai gruppi consiliari di centrosinistra, ha sostenuto la bontà e la legittimità di quegli affidamenti visto che ‘la ditta in questione figura insieme ad altre ditte tra i fornitori dell’ente da più di 10 anni’”.

“Sorprende che il Presidente Avvocato Palestini non si sia reso conto della gravità e della portata del caso in questione, sorprende che il Presidente Palestini non si ponga minimamente il dubbio circa l’opportunità politica, morale oltre che la legittimità dell’operato di un’azienda da lei presieduta che affidi forniture a ditte facenti capo a propri congiunti che, giustamente, ne traggono un indennizzo. E sorprende che il Presidente non si sia resa conto di trasformare la Asp 2 in un ring politico in cui a rimetterci saranno solo gli utenti-fruitori dei servizi che dovrebbero essere erogati e l’immagine stessa di un’Azienda storica che va tutelata e non usata. Il Presidente della Asp 2 dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e rimettere il mandato che le è stato affidato dalla Regione Abruzzo. In alternativa, chiediamo alla stessa Regione Abruzzo di valutare l’opportunità di dimissionare il Presidente Palestini al fine di restituire serenità e tranquillità a un’azienda, la Asp 2, che deve viaggiare in mari sicuri e non tra burrascose tempeste”.

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