Lo hanno dichiarato i direttivi di Azione, Rinascimento Atriano e Associazione Atri al Centro, precisando che “dal momento in cui siamo tutti venuti a conoscenza dell’organizzazione della festa, spiace appesantire i lettori, abbiamo, nel sacrosanto diritto/dovere di Consiglieri comunali, semplicemente chiesto, questa volta al Sindaco Ferretti, se, citiamo testualmente ‘fosse stato tutto attentamente vagliato per garantire un divertimento in sicurezza’.
Altra finalità del suddetto insegnamento è far conoscere il funzionamento delle istituzioni e, nello specifico, quello di un ente locale qual è il comune che trasforma qualsivoglia azione in atti formali.
Nessuna traccia della delibera di giunta autorizzatoria, e probabilmente nessuna autorizzazione formale ci sarebbe stata se non l’ avessimo costretta alla verifica dei requisiti invocati. Cosa che ha fatto solo nella giornata di ieri, poco prima di abbandonarsi al suo scomposto post con il quale evidenzia anche perdite di memoria.
Quando ci rimprovera di fare ricorso ad esposti, omette di dire che forse è proprio al suo stile di oppositore che ci siamo ispirati, perché in passato ne ha fatto un uso frequente, per situazioni molto meno importanti e per cercare di sostituire un consiglio di amministrazione di un ente, per consegnarlo ad un commissario che, per mera coincidenza, portava il nome di un suo stretto parente, e che per giunta costo’ un processo penale a tutti i componenti del Cda dello stesso. Quando poi pretende di insegnarci il valore civile e politico del consiglio comunale, forse dimentica il linguaggio non consono, per usare un eufemismo, utilizzato dalla presidente del consiglio o da qualche altro consigliere di maggioranza, da cui avrebbe dovuto pretendere il rispetto del luogo e del ruolo, anche semplicemente ricordandogli che le tasse si pagano! Vede, non le possiamo proprio accettare lezioni da lei.
Ma, tornando al presente, la sua idea di città rivitalizzata tradisce anche qualche deficit visivo. Una città rivitalizzata non scende sotto i 10 mila abitanti, non chiude fabbriche ed esercizi commerciali, non ha un centro storico con numerose case disabitate.
Più che al presente, pensi al futuro dei nostri ragazzi! “, concludono