“Questo è un problema serio e molto sentito, per questo sono da settimane in contatto con le nostre rappresentanze in Parlamento per segnalare l’importanza di permettere questi interscambi così da normalizzare sempre più la vita quotidiana di chi vive in queste aree. Con l’occasione però ci tengo a ricordare al Capogruppo Quaresimale, che si è dimostrato come me attento e sensibile a queste problematiche, che è depositata dallo scorso mese di luglio una mia proposta di legge, il Pdl 45 avente per oggetto “Aree di confine: proposte e progetti condivisi per lo sviluppo e l’integrazione territoriale” che attende da quasi un anno di essere discussa nelle varie commissioni e poi portata in Consiglio per l’approvazione”.
La norma, ricorda l’ex Assessore, ha per oggetto la promozione della cooperazione interregionale, da considerarsi come elemento fondamentale per sostenere e favorire l’integrazione territoriale tra questi ambiti, con programmi differenziati per le aree costiere, collinari e montane, con particolare riferimento ai settori dello sviluppo locale, delle attività produttive, delle infrastrutture e dei trasporti. “Se la maggioranza di centrodestra fosse stata in questi mesi più sensibile verso queste tematiche, molto sentite nelle “aree di confine” del nostro Abruzzo, avremmo avuto oggi una legge già approvata, con protocolli e rapporti già disciplinati che avrebbero consentito alla Regione di approcciare ed eventualmente “superare” l’attuale fase di stallo normativo ed ai residenti di questi comuni di poter avere rapporti, personali e di lavoro, con chi risiede a pochi km dalla propria residenza, ma in un’altra regione” conclude Pepe.
“Auspico che il Capogruppo della Lega si impegni, assieme a me, per accelerare l’iter della discussione del Pdl 45 nella sua maggioranza così da poter finalmente disciplinare i rapporti, a cominciare da quelli sanitari, con le regioni vicine ed offrire un valido strumento di interscambio economico, lavorativo, sociale e non solo tra diverse regioni”.