Alba Adriatica. Sull’erosione costiera, e non è la prima volta, si accende l’ennesima polemica di natura politica su fronti contrapposti.
Alle esternazioni del circolo Dem di Alba Adriatica, arriva la replica del sottosegretario Umberto D’Annuntiis, che parla senza mezzi termini di “fare demagogia sulla problematiche che affliggono la nostra costa”.
“Dopo essere stato in letargo nei 5 anni di governo del centrosinistra“, si legge nella replica, “il Pd si sveglia e, in questa occasione, scende in polemica con i cittadini. Il Partito democratico albense nell’offendere la dignità degli operatori che, attraverso un Comitato, comprensibilmente e legittimamente cercano di tutelare le proprie attività, pensa bene di polemizzare anche con il sottoscritto, sfiorando il delirio.
Poi però, in uno sprazzo di lucidità, ammette il totale fallimento della precedente Giunta regionale Pd a guida D’Alfonso dichiarando testualmente “la Regione deve provvedere a ripristinare un arenile perso con interventi e scelte sbagliate del passato”.
Nulla di più vero in quanto la giunta D’Alfonso nella programmazione di sua competenza ( 2014/20) ha destinato per la difesa della Costa di tutto l’Abruzzo, non di Alba Adriatica, la somma risibile di 3,9 mln di euro preferendo finanziare i porti di Pescara ed Ortona per 100 mln circa.
Gli stanziamenti. D’Annuntiis ricorda gli stanziamenti garantiti per il litorale di Alba Adriatica.
“In poco più di un anno e mezzo di governo”, l’attuale giunta, “ha già destinato per la sola Alba Adriatica risorse per 2,5 milioni di euro e vede in corso le procedure per la realizzazione degli interventi.
Inoltre nella programmazione di nostra competenza (2021/27), attualmente in fase di definizione, saranno presenti risorse importanti per intervenire in modo definitivo.
Di contro un partito che, invece di dialogare con il Comitato degli operatori turistici, preferisce fare sterile e strumentale polemica disprezzando completamente il lavoro e la sensibilità di un settore che oggi come non mai si trova ad affrontare il proprio momento più difficile è un partito che dovrebbe interrogarsi sulla sua funzione.
Ora sarebbe utile che anche chi fa della vuota polemica il proprio pane quotidiano la smettesse e , riflettendo su quanto tempo e’ stato perso in passato, concentri gli sforzi nel sollecitare i suoi rappresentanti al governo del paese al fine di rimediare all’inerzia del passato”.