Alba Adriatica. Ecco perché è stato deciso di non aderire alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali dei tributi locali.
Il tema, oggetto di una interrogazione consiliare, valica i confini dell’assise civica di Alba Adriatica e monopolizza le discussioni del post-seduta.
Nelle ultime ore, infatti, l’assessore al bilancio Simone Pulcini ha diffuso una nota nella quale ripercorre i termini della vicenda, anche in relazione al passato.
L’analisi parte da un assunto. “l’attenzione verso la cittadinanza è provata dal fatto”, sottolinea, ” che, pur di fronte alla possibilità dello sblocco delle aliquote per il 2019, l’amministrazione ha deciso di non incrementare i tributi locali”.
Rottamazione. “Il riferimento alla mancata adesione per la cosiddetta “rottamazione ter” da parte della consigliera Foracappa”, prosegue l’assessore al bilancio, “assume i tratti di un’evidente operazione spot che contraddice le stesse scelte deliberate dall’attuale consigliera nel corso del mandato amministrativo svolto tra le fila della giunta Piccioni.
Se è vero, infatti, che nel 2017 la l’amministrazione aderì alla prima “rottamazione” gli scarsissimi risultati ottenuti condussero la stessa compagine alla mancata adesione alla “rottamazione bis”.
Le ragioni, ora come allora, sono le medesime.
Un rapporto costi-benefici negativo per l’Ente ed un “effetto reale” pressoché inesistente per i cittadini.
A riprova di questo si rammenta che, per i tributi maggiori, le richieste di adesione furono appena 7. La maggior parte delle quali, dopo aver beneficiato delle relative riduzioni e rateizzazioni, registrarono il saldo del solo primo acconto pattuito costringendo l’Ente, successivamente, al nuovo ricalcolo e alla ripresa delle procedure di recupero coattivo.
Pertanto, l’operazione di stile compiuta in consiglio comunale, con cui si è evitato di mettere in luce le contraddizioni della consigliera Foracappa, mi costringe purtroppo ad una replica più esplicita per mezzo stampa che evidenzi come il richiamo alla “necessità di dare respiro ai Cittadini” sia stato smentito in modo inequivocabile alla prova dei fatti, e degli atti, da quanto realizzato dalla sua ex giunta negli anni alla guida della città.
Ricordo a chiosa e per dovere di esaustività che l’Ente ha già stralciato le cartelle creditorie fino a mille euro per il decennio 2000-2010 rientranti nel circuito Agenzia delle Entrate.
Il carico di lavoro del settore tributi. Un punto ancora mi preme mettere in risalto visto il commento “sarcastico” della Consigliera sul carico di lavoro dell’Ufficio Tributi rilevate, a suo modo di dire, le molte esternalizzazioni dei servizi a cui l’Ente fa riferimento. Tutti gli affidamenti, che oggi dai banchi dell’opposizione vengono ritenuti eccessivi, sono stati compiuti –anche in modo poco razionale ed efficace a mio parere – dalla sua amministrazione, ad eccezion fatta per quello relativo la gestione dell’imposta di soggiorno. O quindi ha sempre ritenuto insufficiente la dotazione organica dell’ufficio, tanto da ricorrere a numerosi affidamenti esterni o, anche in questo caso, non si rende conto che sta disconoscendo le scelte compiute da lei e dalla sua amministrazione nel corso degli anni precedenti.
Condono fiscale. “Premesso ciò, oltre ad una valutazione tecnica c’è chiaramente anche una distanza politica di questa amministrazione rispetto al concetto di “condono fiscale”. Divario che probabilmente condividiamo con la stragrande maggioranza dei Comuni Italiani visto che la misura continua a non far registrare l’apprezzamento che qualcuno si attendeva.
In un momento in cui continua la contrazione dei trasferimenti dello stato centrale verso gli Enti locali – Alba Adriatica per intenderci si regge per il 97% attraverso risorse proprie – e nuovi vincoli di finanza pubblica stringono sempre più i margini di azione dei Comuni riducendone la capacità di spesa, di investimento e pregiudicando quindi la programmazione, forse questo non è che un effetto collaterale inevitabile che va oltre anche ogni posizione di principio”.