Ad Alba si vota alle prossime amministrative del 10 giugno e gli animalisti, ecologisti ed ambientalisti hanno invitato tutti i candidati veri alle elezioni a partecipare all’evento. L’associazione ha inteso stimolare il dibattito politico, al solo fine di concentrare l’attenzione sul mondo degli animali d’affezione, cani e gatti, sempre trascurati e bistrattati dalle amministrazioni albensi e dalla classe politica.
Ad organizzare l’evento l’associazione ecologista Task Force Ambientale, che ha sposato l’ idea di una storica fondatrice del canile comunale , Sandra Ciabattoni, che ha voluto così attrarre l’attenzione dei quattro candidati sindaco e dei futuri consiglieri, sui cani e gatti del paese, che, secondo la stessa “ vivono una vita molto limitata e resa difficile da mille ostacoli “.
Nell’occasione sarà presentato ai candidati veri un documento da sottoscrivere, sotto il nome di “ Lettera d’intenti e impegno morale “ , che in qualche modo può coinvolgere il “ futuro sindaco eletto e i suoi consiglieri e assessori a farsi carico dei punti del programma : “ uno spazio comunale pubblico dove portare i cani a correre liberi accompagnati dai loro padroni, convocazione di riunioni con gli operatori turistici, gli alberghi e gli stabilimenti balneari che finalmente accettino l’ospitalità degli animali al seguito dei turisti, una loro spiaggia, installazione di cestini per la raccolta di deiezioni , pressioni sulla Asl perché completi l’anagrafe canina “.
Sandra Ciabattoni, ampiamente appoggiata in questa iniziativa dalle associazioni ambientaliste della Task Force Ambientale, che hanno fatto propria questa battaglia, lamenta il fatto che i padroni degli animali, pur raccogliendo con senso civico le deiezioni, sono costretti a riportarsele a casa non essendo presenti nel territorio del Comune cestini per rifiuti del genere.
L’associazione Task Force Ambientale chiede poi che vengano modificati i regolamenti di condominio che limitano la libertà agli animali o addirittura ne vietano la presenza, regolamenti in chiara violazione delle Disposizioni di Legge Vigenti e delle Direttive Europee“.