Alba Adriatica. Sul tema erosione, ad Alba Adriatica, torna ad accendersi il confronto politico.
Nei giorni scorsi tra Paolo Tribuiani (segretario del Pd) e Umberto D’Annuntiis (sottosegretario) si erano registrate delle reciproche stilettate.
Che però proseguono, anche alla luce dei chiarimento che il Pd di Alba Adriatica aveva chiesto alla Regione.
“Il sottosegretario alla Presidenza D’Annuntiis invece che rispondere nel merito, sfugge al confronto e perde le staffe, scendendo su un piano personale, come ormai nel suo stile, con parole offensive e sprezzanti”, si legge nella controreplica di Paolo Tribuiani.
“Il sottosegretario D’Annuntiis deve invece spiegare ai cittadini di Alba, ai suoi operatori turistici, agli elettori, che fine hanno fatto i fondi promessi già dall’ottobre 2019 e come mai le opere di ripascimento non sono state eseguite. Deve spiegare se i fondi finalizzati alla sistemazione dell’arenile di Alba eroso dalle correnti marine, siano finiti, anche indirettamente, in quei 5 milioni destinati al “Napoli Calcio” concessi dalla Regione per allenarsi nell’Alto Sangro.
“E dica pure che fine ha fatto il contributo agli operatori del settore di 1 milione di euro per i danni delle mareggiate, che doveva diventare operativo entro il 21 giugno e di cui non si vede traccia: anche questi nelle casse del Napoli Calcio?
Noi parliamo di questi fondi, non di quelli stanziati per gli anni futuri, non di quelli del 2021, perché se non si rispettano gli impegni presi per l’anno in corso, cosa bisogna aspettarsi per quelli futuri?
A questo deve rispondere D’Annuntiis, con il contegno che il ruolo gli assegna, senza nascondersi dietro a comode battutine puerili, perché il momento è serio e grave e perché queste domande vengono non solo da un modesto segretario locale del PD, ma da un’intera popolazione, da operatori da categorie ed operatori del settore che vivono le difficoltà del momento anche per questa situazione, che sono gli unici da cui sono “telecomandato”, per avere sostegno e risposte che non vengono date da lei, sottosegretario, nonostante gli impegni presi, su fondi necessari, non con “bitcoin” (che avrebbero anche un valore), ma tantomeno con le banconote del “Monopoli”.