Morro d’Oro, Narcisi contro il Comune: ‘a novembre acquista crisantemi per 600 euro e poi non ha soldi per la scuola’

Morro d’Oro. “Alla faccia della spending review, in barba alle tante famiglie in difficoltà, quasi una pernacchia a quanti soffrono per le tante risorse fermate dal patto di stabilità e dalla cecità della burocrazia”.

La denuncia arriva dal Consigliere di minoranza, Gianmichele Narcisi che denuncia come a Morro D’oro ci sia “un’amministrazione comunale, che in questo tempo di crisi, non solo economica ma anche e, soprattutto, di credibilità da parte delle istituzioni, pensa di vivere ancora in un tempo in cui le fontane dei Comuni stillano miele e i cani possono essere legati con le salsicce. Questo ci dice la cronaca e questo dobbiamo stigmatizzare, senza alcuna remora di essere additati come demagoghi o
populisti. Altro che ‘Psicologo un Amico a Scuola’, l’Assessore alle Politiche Sociali e Pubblica Istruzione del Comune di Morro D’oro e l’Esecutivo al governo hanno altre priorità che sostenere e finanziare il progetto di psicologia scolastica : infatti ha deciso di acquistare per la Festa di Ognissanti e per la Commemorazione dei defunti, crisantemi per tutto il cimitero di Morro D’Oro”.

Per Narcisi “con tutto il rispetto per le festività cristiane e che ogni buon cattolico ha e che onora in ossequio alle proprie convinzioni e credenze: ma era proprio necessario sperperare più di 600,00 euro per agghindare il cimitero di tanti fiori e fiorellini? Perché allora il Sindaco e l’Assessore alla Pubblica Istruzione raccontano, secondo le dichiarazioni su Facebook del Dirigente scolastico, Antonietta Battelli, che le casse del comune versano in difficoltà economiche? In questo momento di disagio, riteniamo che una buona amministrazione comunale debba avere altre priorità e rispetto per le poche risorse economiche di cui
dispongono i comuni, magari investendo quelle stesse risorse per progetti sensati come: ‘Lo psicologo un amico a scuola’, progetti a favore di famiglie economicamente svantaggiate, progetti per l’infanzia, progetti sull’educazione alla legalità e molto altro ancora (come l’acquisto di strumenti idonei al buon funzionamento delle attività didattiche: tablets, lavagne interattive, strumenti audio e audiovisivi) e a questo punto le ‘uscite’ tra le voci di bilancio ‘suoneranno’ non come una spesa, ma comunque un investimento in favore delle nuove generazioni. Dunque, ci facciamo una domanda: come avrà giustificato o come giustificherà il Responsabile del Servizio una spesa simile e quale sarà il parere del Revisore dei Conti? E quand’è che ci raccontate di nuovo la
storia dei Comuni che, per colpa di Governo e Regione, non hanno i soldi nemmeno per acquistare la carta igienica? È proprio il caso di dire: ‘non fiori ma opere di bene’!”.

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