Teramo, il Pd denuncia: “I cittadini dovranno pagare 230mila euro in più”

Teramo. Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, Gianguido D’Alberto, lancia un duro attacco all’amministrazione comunale in merito alla recente proposta di variazione del bilancio che approderà in Consiglio Comunale il prossimo 27 novembre.

“Avevamo chiesto e chiediamo al Sindaco in sede di approvazione dell’assestamento di bilancio uno scatto di responsabilità – afferma D’Alberto – nella direzione di una vera e reale spending review che colpisse soprattutto la spesa improduttiva, prima fra tutte quella derivante dal peso insostenibile e ingiustificato di un Esecutivo composto da 9 assessori, nominati nel numero massimo previsto dalla legge e incapace anche di ridurre in modo significativo, in una situazione di estrema emergenza finanziaria, le proprie indennità. E invece sotto il profilo della composizione e dei costi dell’Esecutivo tutto resta tristemente immutato”.

E va nello specifico: “Con la citata variazione la spesa corrente non solo non si comprime ma cresce ancora significativamente. In particolare, e’ inaccettabile che le spese per utenze comunali, per fornitura calore e energia elettrica, già fuori controllo da tempo, aumentino ancora di ulteriori 233.000 euro. E a questo punto, con particolare riferimento all’energia, la domanda, ovviamente retorica, si impone con rinnovata forza a noi tutti: qual è, se c’è, il progetto dell’energy manager per la riduzione dei costi delle utenze? E quali sono, se ci sono, i risultati ottenuti in termini di risparmio?”.

Secondo D’Alberto, il tutto va “sulle spalle e a dispetto di una città tartassata dall’incremento esponenziale della pressione tributaria, ed in particolare dall’applicazione di una TASI tra le più alte d’Italia con l’aliquota massima del 3,3 per mille, a giustificazione della quale è stato previsto un irrisorio sistema di esenzioni/detrazioni che ha prodotto ad oggi solo circa 1150 istanze da parte dei cittadini”.

 

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