Civitella del Tronto. ” Il Pd ha delle regole alle quali gli iscritti devono attenersi, cosa che invece Mario Tulini non ha fatto”. E’ diretto Stefano Tucci, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Civitella del Tronto, che stoppa sul nascere i tentativi dell’attuale vicesindaco Tulini (in maggioranza con una lista trasversale), di poter riavere la tessera in prossimità degli appuntamenti congressuali.
Lo strappo tra Tulini (e Marcellini) con il partito è cosa nota e risale alle amministrative del 2013, quando l’ex sindaco decise di accordarsi con Cristina Di Pietro. Alleanza che poi ha prodotto la vittoria elettorale.
Nel frattempo, Tulini di fatto è rimasto ai margini del partito (tutti ricorderanno la vicenda delle primarie per la scelta del segretario del 2013).
Ora l’attuale vicesindaco torna a lanciare un appello, che però trova un muro da chi, a livello locale, rappresenta il partito.
” Tulini è fuori dal partito”, scrive Tucci, ” come tutti ricordano per una scelta personale con la quale ha deciso di appoggiare la candidatura a sindaco di un esponente della destra cittadina.
Il PD a causa del comportamento di Tulini e di alcuni altri ha rischiato di non presentare alcuna lista alle elezioni comunali, ipotesi scongiurata grazie all’impegno in extremis del sottoscritto e di altri militanti.
Ad ogni modo attualmente siedo in consiglio comunale e rappresento il Partito Democratico in forza di un legittimo e sovrano mandato elettorale.
Mi lascia senza parole l’affermazione di Tulini per cui rifarebbe la stessa scelta. Tulini faccia un bel bagno di umiltà molti passi indietro se veramente ha interesse e a cuore il rientro nel Partito Democratico.
Il Pd di Civitella è già avviato verso una nuova fase. Tulini si occupi maggiormente della vita amministrativa dell’Ente e lasci stare le dinamiche politiche del Pd civitellese”.