Teramo, su il sipario sul nuovo acceleratore lineare FOTO

Teramo. Il sipario su un macchinario tanto atteso al Mazzini di Teramo era già stato effettivamente alzato a fine ottobre, quando un paziente di Bellante, per primo, si è sottoposto al trattamento con il nuovo acceleratore lineare. Oggi però politica, medici e staff sanitari hanno tagliato ufficialmente il nastro del nuovo macchinario del reparto di Radioterapia, usato per combattere le neoplasie.

Una tecnologia all’avanguardia, sotto la guida del primario Carlo D’Ugo insieme a tecnici, fisici ed infermieri, che consentirà di utilizzare la terapia con fasci esterni: in sostanza, il nuovo acceleratore consente di incrementare la dose di radiazioni sulla massa tumorale ma contemporaneamente di ridurre la tossicità, selezionando con estrema accuratezza il bersaglio da trattare, con conseguente risparmio dei tessuti sani circostanti.

Il Trilogy (nome del nuovo macchinario) permette di effettuare trattamenti con intensità modulata, di tipo volumetrico ad arco, con guida di immagini e trattamenti di radioterapia stereotassica, adottiva e radiochirurgia. Il dispositivo consente anche di effettuare una Tac sul paziente per il corretto posizionamento dello stesso prima dell’inizio dell’intervento.

“E’ un momento importante – ha commentato il direttore generale della Asl Roberto Fagnano – stiamo procedendo verso un percorso di eccellenza al quale deve puntare la sanità teramana. E’ una speranza in più verso una terapia sempre più efficace”. Gli fa eco il dottor D’Ugo: “Per noi è un servizio fondamentale, che consentirà di curare la stragrande maggioranza delle malattie. Fino ad adesso Teramo rappresentava lo standard nel trattamento verso le neoplasie, adesso invece andremo a specializzarci”.

Presente anche il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso: “E’ un grande gol – ha spiegato – si combina l’aspettativa di vita dei pazienti e la bravura dei medici. Questo è quello che deve mettere in campo un management di qualità”.

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