Chieti. Porte aperte martedì 11 novembre 2014 negli hospice della Asl Lanciano Vasto Chieti per la giornata nazionale “Estate di San Martino”.
Giunta alla quindicesima edizione, l’iniziativa, promossa dalla Federazione Cure palliative, è finalizzata a diffondere la cultura delle cure di fine vita e sensibilizzare cittadini e istituzioni sui bisogni e sui diritti dei malati inguaribili e delle loro famiglie. Per l’occasione anche quest’anno l’unità operativa Hospice – Cure palliative della Asl, diretta da Pierpaolo Carinci, apre le porte degli hospice di Lanciano (via Belvedere 65) e Torrevecchia Teatina (via Castelferrato) a cittadini, istituzioni e operatori sanitari e sociali.
La mattina sarà protagonista la struttura di Torrevecchia, dove si terrà un incontro con le classi prima e seconda della Scuola media dell’Istituto comprensivo “Michelangelo Buonarroti” che prevede la visione del film animato di Hayao Miyazaki La città incantata. Seguirà un momento di riflessione scritta che sarà anche un concorso di idee per dare un nome alla struttura. Nel pomeriggio sia l’hospice “Alba Chiara” di Lanciano sia quello di Torrevecchia Teatina saranno aperti ai cittadini per farsi conoscere, visitare e passare dei momenti di convivialità con gli operatori, il personale e le famiglie. Nell’occasione si svolgeranno anche degli incontri informativi sulle attività della Onlus “Alba Chiara” e si potranno svolgere dei colloqui propedeutici all’attività di volontariato negli hospice.
L’accoglienza sarà curata dal personale sanitario, dai volontari e dai familiari dei pazienti, anche attraverso momenti di cucina creativa. All’interno del Palazzo Ducale di Torrevecchia, infine, dalle ore 18 in poi, castagne e vino novello accompagneranno l’esibizione di alcuni giovani ballerini locali.
La data dell’11 novembre, festa di San Martino, è stata scelta perché si riallaccia alla leggenda di Martino, giovane soldato di Pannonia, che più di 1.500 anni fa, per aiutare un vecchio sfinito dalla stanchezza e dal freddo, gli offrì metà del suo mantello tagliandolo con la spada. Si narra che dopo quest’atto di spontanea generosità all’improvviso il tempo mutò, il cielo si schiarì e l’aria si fece incredibilmente mite: era l’estate di San Martino. E lo stesso termine “palliativo” si riallaccia a quella leggenda, trovando la sua origine nel latino pallium, che significa, appunto, mantello e il senso di coprire, avvolgere, proteggere, come in un mantello è quello che più si avvicina al significato di cure palliative.