“Lascia esterrefatti la decisone del Presidente della Regione e Commissario ad acta alla Sanità, Luciano D’Alfonso, di prevedere la compartecipazione degli utenti e dei Comuni di residenza alle prestazioni riabilitative per i portatori di gravi disabilità – affermano – Il provvedimento desta vive preoccupazioni e perplessità per il forte impatto sociale che avrà soprattutto sulle famiglie e sugli utenti con maggiore disagio economico e con scarsa rete familiare. Il decreto commissariale, infatti, non prevede né una compartecipazione proporzionale alle fasce di reddito, né indica in quale modo e con quali risorse i Comuni dovrebbero surrogarsi all’utente indigente, visto che gli Enti locali versano già in un oggettivo stato di prostrazione economica”.
E proseguono: “Il decreto, inoltre, è contrario ai principi di integrazione sociale e riabilitazione, in quanto molti utenti, non potendo affrontare una spesa non proporzionata alle proprie disponibilità economiche, decideranno di non ricevere più le cure adeguate e l’assistenza, con conseguenti effetti negativi sulla salute dei disabili e ulteriore aggravio per le famiglie. In questi giorni abbiamo già registrato numerose e notevoli preoccupazioni da parte dei cittadini interessati dal provvedimento; auspichiamo, pertanto, che venga accolta la richiesta dei gruppi di opposizione in Regione, di convocare un urgente Consiglio Regionale straordinario sul punto e che si prendano gli opportuni e rapidi provvedimenti al fine di non impattare sull’utenza svantaggiata”.