Roseto, tutti contro il rimpasto di Pavone: ‘è un fallimento’

Vertice1Roseto. Il rimpasto di maggioranza prodotto dopo il vertice a Montepagano non è proprio piaciuto a nessuno. PD, renziani e Scelta Civica puntano il dito contro Pavone, reo di aver distribuito soltanto “false deleghe e contentini”.

Secondo il segretario PD, Simone Tacchetti “l’ultimo atto della crisi politica della giunta Pavone si è consumato nella seduta dell’ultimo consiglio comunale dove il sindaco, con il rimpasto, ha sancito il fallimento della sua giunta e dell’esperienza del centrodestra rosetano. Le dimissioni dell’allora vice sindaco Montese ed il contestuale passaggio all’opposizione della lista Obiettivo Comune; le dimissioni della consigliera Foglia necessarie per far passare un piano spiaggia che premia solo alcuni balneatori; il malessere esternato dall’assessore Recchiuti; l’assenza di due consiglieri comunali per evidenti problemi politici che fanno andare deserta una seduta di consiglio che trattava varianti urbanistiche; la mancata condivisione di un consigliere del documento politico frutto della verifica di maggioranza sono sintomi evidenti di un insieme di forze politiche in crisi tra loro perchè accomunate solo dalla volontà di mandare a casa il centrosinistra e non dalla condivisione di un progetto politico per la città”.

Per il Capogruppo Teresa Ginoble “il sindaco continua imperterrito nell’enunciazione dei tanti obiettivi raggiunti, a suo dire, dalla sua amministrazione come a voler giustificare un operato che di fatto ha reso questa città peggiore sotto tutti gli aspetti. Il suo discorso programmatico è una continua ripetizione delle tante promesse ad oggi non mantenute che mirano solo a mantenere buoni i cittadini. Quel che oggi i rosetani si ritrovano è un continuo aumento delle tasse comunali come l’ultima stangata che fra qualche giorno si vedranno recapitare a casa tra tassa sui rifiuri e tassa sulla prima casa a fronte di servizi sempre più inefficienti. I cittadini rosetani, in poco più di due mesi dovranno sostenere il carico fiscale di TASI e TARI e l’amministrazione non ha avuto la sensibilità, attraverso i tanto decantati consigli di quartiere, di confrontarsi con i cittadini visto il particolare momento di crisi economica. I nostri contributi, attraverso gli emendamenti sono, ad oggi, sempre caduti nel vuoto; per questo preferiamo confrontarci e consigliare la maggioranza in consiglio comunale che è l’organo sovrano. In questo senso abbiamo suggerito di tenere conto degli studenti universitari fuori sede e dei ragazzi che lavorano all’estero tra gli sgravi previsti dalla nuova tassazione”.
Duro commento anche dai renziani Pacioni e Di Sabatino: “Il Sindaco Pavone ha pensato bene di risolvere le sue evidenti difficoltà che hanno portato Roseto ad un livello di degrado senza precedenti, riunendo tutta la compagnia intorno ad una tavolata. Tra una portata e l’altra si è deciso quanto segue: alla vice sindaco Urbini è stata tolta la delega al Turismo (di gran lunga la più importante) in cambio di altre con nomi certamente altisonanti ma prive di contenuti concreti (la più bella è la delega all’agricoltura); All’astro nascente della politica locale Fornaciari è stata tolta la delega alla manutenzione che, stante l’assenza di lavori pubblici per problemi di soldi, era l’essenza stessa della sua attività; E’ stato nominato il quinto assessore; sono state previste deleghe ai consiglieri per materie importanti come il Turismo, la Manutenzione, l’Edilizia Privata ed altre”.

Secondo i due renziani “salta subito agli occhi la bocciatura netta di Fornaciari e la Urbini i quali, se avessero un po’ di dignità, dovrebbero rassegnare subito le dimissioni, ma così non sarà perché quel che conta è la poltrona. Un’altra considerazione è la realizzazione di fatto di un monocolore Liberlsocialista, partito con poco più del 12%, che occupa le cariche di Sindaco e Presidente de Consiglio e gestisce le deleghe più importanti. Un’ultima considerazione la si può fare facendo notare che le deleghe date ai consiglieri (senza costi) sono più pesanti di quelle date agli assessori generosamente retribuiti”.
Di Sabatino e Pacioni tirano le orecchie anche al gruppo consiliare del PD che “tra le sue armi letali non ha trovato di meglio che ricorrere all’abbandono del Consiglio, forse per rendere più facile le cose all’amministrazione Pavone”.

“La maggioranza del sindaco Enio Pavone, dopo l’ultima seduta del consiglio comunale, è ancora più debole poiché frutto di un finto rimpasto con false deleghe che delegittima gli assessori in carica e distribuisce contentini ai consiglieri in modo del tutto illegittimo solo per prolungare la propria permanenza a palazzo, è cosa risaputa infatti che il Testo Unico sugli enti locali vieta l’attribuzione di deleghe ai consiglieri comunali così come ha fatto invece il sindaco nei Comuni sopra i 15mila abitanti”. Questo il commento del coordinamento di Scelta Civica Roseto dopo l’ultima seduta del consiglio comunale di giovedì scorso durante la quale il sindaco Enio Pavone ha formalizzato il rimpasto delle deleghe.
“Pavone non ha avuto il coraggio di cambiare, ha solo mischiato le carte in tavola in modo improprio, poiché fuori dalla legge, e anche incoerente, poiché ha delegittimato gli assessori in carica togliendo loro deleghe importanti e distribuendo le stesse ai consiglieri come contentino, nel tentativo di tenere insieme equilibri politici che sono sempre più fragili e vicini alla rottura” aggiunge il consigliere di Scelta Civica Roseto Flaviano De Vincentiis “alla Urbini più volte lodata per il suo operato nel turismo è stata tolta la delega per poi assegnarla a Norante, senza alcuna giustificazione in termini di competenze, una bocciatura chiara c’è stata anche nei confronti di Vannucci e Fornaciari ai quali sono state ritirate deleghe importanti come manutenzione e personale. Se aggiungiamo poi la posizione del consigliere Marini che, nonostante le apparenze, rimane fortemente critica, crediamo che la maggioranza non farà molta strada con questo nuovo assetto. Gli attacchi gratuiti effettuati in consiglio nei confronti del nostro gruppo consigliare e politico, strettamente personali, dimostrano che stiamo svolgendo un’attività di opposizione concreta, evidenziando le criticità che hanno portato la maggioranza a un passo dal collasso qualche settimana fa”.

“Riguardo all’approvazione del regolamento della Uic e sulla Tasi la maggioranza, oltre a mettere al massimo tutte le aliquote, ha dimenticato di inserire detrazioni importanti” aggiunge Mario Nugnes, segretario politico di Scelta Civica Roseto “in particolare per la Uic ha completamente escluso dalle agevolazioni le famiglie con difficoltà economiche, con disoccupati e cassintegrati al proprio interno: la maggioranza ancora una volta, e nonostante i proclami, ha dimenticato le difficoltà dei cittadini meno abbienti e dell’intero tessuto socio economico della città che vive un forte momento di crisi. Dobbiamo constatare che la sensibilità verso questi temi e la voglia di amministrare per il bene comune rimangono assenti dall’orizzonte della maggioranza, nonostante il rimpasto di facciata messo in campo dal sindaco per salvare la sua poltrona. I rosetani ormai hanno capito che è necessario rifondare anche la politica rosetana affidandosi a giovani motivati, che non fanno della politica fonte di guadagni o agevolazioni personali. Scelta Civica Roseto lavora per dare vero valore ai giovani”.

 

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