E’ un incubo che diventa realtà per il Partito Democratico, che non si limita a mostrare il proprio dissenso in Consiglio (Di Pasquale & C. si sono visti respingere 40 emendamenti), ma anche su Facebook: “Questa maggioranza – ha scritto Manola Di Pasquale – ha appena votato al massimo l’applicazione dei seguenti tributi: la Tasi, che si paga sulla prima casa e tutti gli immobili; la Tari, che grava su tutti gli immobili; l’Imu su seconda casa e altri immobili. Il sindaco Brucchi STA UCCIDENDO UNA CITTÀ’ già in ginocchio”.
Ma il Pd non è solo a scagliarsi contro il regolamento approvato in Consiglio: nel Movimento 5 Stelle ci sono ormai due opposte fazioni l’un contro l’altra “armate”, quella composta dai consiglieri grillini e quella dei dissidenti dell’Assemblea, che hanno votato la sfiducia a Paola Cardelli. Proprio uno di loro su Facebook, Claudio Della Figliola, esprime ancora una volta la totale distanza dagli ex colleghi di partito: “Paola Cardelli e Fabio Berardini si piegano davanti a Brucchi – ha scritto – I due consiglieri del M5S Teramo scendono a patti con la maggioranza. Chiaramente l’assemblea del M5S Teramo si dissocia totalmente da quanto accaduto in Consiglio Comunale. La sfiducia a Paola Cardelli da parte dell’assemblea, organo sovrano del Movimento 5 stelle Teramo, è stato l’atto politico migliore dalla data delle elezioni ad oggi… Sicuramente non la penserà così la Giunta che, adesso, in Consiglio comunale ha due “validi” alleati”.
Intanto Pomante grida vittoria per alcuni emendamenti presentati dagli “arancioni” ed accolti dal Consiglio: “Passa la proposta relativa alla riduzione della Tari per l’affidamento dei beni comuni ai cittadini – ha scritto l’ex candidato sindaco in una nota – Il cittadino virtuoso che si impegnerà con il Comune, ad esempio, a mantenere pulito e curato il giardino pubblico sotto casa, potrà chiedere l’agevolazione. Un passaggio importante, che prelude all’approvazione del “Regolamento per l’individuazione e l’uso dei beni comuni”, punto fondamentale della cittadinanza attiva e della democrazia partecipativa che stanno molto a cuore agli “arancioni”.
Altri punti messi a segno dal gruppo consiliare “Finalmente Pomante” sono: l’introduzione dei pagamenti elettronici senza spese per il cittadino, che solleva anche dall’odioso rito della fila in banca o alle poste; l’estensione dell’agevolazione per il compostaggio domestico anche a chi, pur abitando in appartamento, può dimostrare di avere la disponibilità di un terreno agricolo nel territorio del Comune di Teramo in cui installare ed utilizzare la compostiera, che fa il paio con l’emendamento del Movimento 5 Stelle di innalzare il beneficio dal 10 al 20%; passa anche la proposta di concedere la riduzione della Tari per i locali commerciali sfitti solo a condizione che il proprietario si impegni a mantenere la vetrina pulita ed arredata, per garantire il decoro urbano e l’immagine del commercio cittadino.
“Gli “arancioni” incassano, infine, l’impegno del Sindaco ad introdurre appena possibile le agevolazioni per gli “econegozi” e le “ecofeste”, al fine di incentivare l’aumento della raccolta differenziata al 70% e l’uso di contenitori riutilizzabili per la vendita e la distribuzione di prodotti alla spina o sfusi, che comporterebbero una consistente riduzione dei costi di raccolta e smaltimento a carico del gestore, oltre che di trasporto e di distribuzione, con conseguente notevole riduzione del traffico commerciale e dell’inquinamento ambientale”.
La reazione ufficiale del Pd. Non tarda ad arrivare la risposta ufficiale del Partito Democratico alle decisioni del Consiglio: “Il sindaco Brucchi e la sua maggioranza, applicando la nuova tassa TASI al massimo delle aliquote previste dalla legge, hanno assestato un nuovo e duro colpo alla già precaria situazione economica delle famiglie e del tessuto economico della città di Teramo – afferma in una nota Manola Di Pasquale – Da oggi Teramo avrà i tre più importanti tributi, TASI, TARI E IMU che colpiscono anche le abitazioni principali, al massimo delle aliquote. Le detrazioni di cui tanto parla il sindaco Brucchi, sono inesistenti ed irrisorie, fumo negli occhi, previste soltanto per poter applicare alla TASI un ulteriore aumento dell’0,8%. Giustifica la maggioranza: l’applicazione al massimo delle tasse è necessaria per pagare i servizi resi ai cittadini come le manutenzioni, il costo dell’energia ed altro. Ma dove sta la strategia di riduzione dei costi della pubblica amministrazione e perché da parte del sindaco Brucchi non arriva alcun segnale di riduzione dei costi della politica? Il Partito Democratico e la lista civica Teramo Cambia non potevano rimanere indifferenti ed hanno presentato oltre cinquanta emendamenti per tentare di ridurre la pressione fiscale a favore delle famiglie, dei giovani che avviano una nuova attività e del già sofferente mondo produttivo”.
La reazione dei consiglieri 5 Stelle. Anche Fabio Berardini e Paola Cardelli hanno inviato una nota ufficiale a commento delle decisioni del Consiglio: “Il Movimento 5 Stelle Teramo esprime una certa soddisfazione per i risultati ottenuti. La maggioranza, infatti, ha approvato la nostra mozione in cui si prevede: l’avvio della sperimentazione della Tariffa Puntuale a partire dal 1° Gennaio 2015 (e la sua previsione nel Piano Economico e Finanziario per l’anno 2015); la revisione del Regolamento IUC e delle relative aliquote applicate, al più tardi entro gennaio 2015 e molti altri impegni sui tempi, sulle modalità e sulla trasparenza dell’attività della Te.Am.. Ribadiamo che l’applicazione di una Tariffa Puntuale è l’unico sistema che consentirà ai cittadini di poter iniziare a risparmiare veramente. Abbiamo ottenuto, inoltre, grazie ad un nostro emendamento, l’incremento al 20% dello sgravio sulla parte variabile della Tari, per coloro che effettuano il compostaggio domestico. In sede di discussione abbiamo presentato degli emendamenti per il taglio di alcune voci di spesa: consulenze, implementazione della Corporate Governance, gestione sede legale, comunicazione e infrastrutture ICT. Il Movimento 5 Stelle è stata l’unica forza politica a votare a favore e sono stati tutti respinti”.
Il Sunia si esprime duramente. Anche il Sunia entra nel merito del Consiglio Comunale e lo fa in maniera dura: “Grida vendetta – afferma – la conferma del 30% della quota TASI sulle seconde case posto a carico degli inquilini, in un contesto sociale nel quale centinaia di famiglie (prive di reddito a causa della crisi occupazionale) non riescono nemmeno a pagare l’affitto e, sempre di più, vanno incontro alle procedure di sfratto per morosità. Consideriamo il Sindaco Brucchi personalmente responsabile di tale decisione. E sia chiaro, fin d’ora, un altro aspetto: quando cominceranno ad arrivare ai nostri sportelli le contestazioni da parte dei proprietari per l’omesso pagamento della quota TASI da parte degli inquilini, noi non “litigheremo” con i proprietari ma INVIEREMO DIRETTAMENTE SULLA SCRIVANIA DEL SINDACO tali pratiche come altrettante richieste di intervento per i casi di morosità incolpevole. Vista l’assoluta insensibilità dell’Amministrazione Comunale verso le istanze sociali da noi rappresentate, da questo momento il SUNIA interrompe ogni forma di dialogo e di approccio collaborativo con il Comune di Teramo. Iniziamo con l’informare a mezzo stampa, con voluto sgarbo istituzionale, l’Assessore all’Edilizia Mario Cozzi che non parteciperemo all’incontro, già concordato per il prossimo 3 Settembre, sulle tematiche relative al progetto di housing sociale di Via Longo ed alle politiche abitative nel Capoluogo”.
Rifondazione attacca Pomante. “Come Rifondazione Comunista riteniamo veramente penoso l’atteggiamento del consigliere arancione Gianluca Pomante nell’esultare miseramente nel vedersi accogliere alcuni suoi emendamenti nel Regolamento IUC e restiamo basiti dall’astensione dei grillini dinanzi a questa scure che si abbatterà nei confronti dei proprietari di case nel comune di Teramo – afferma in una nota il partito – Come può un consigliere di opposizione astenersi o votare a favore di un regolamento che eleva al massimo tutte le aliquote che fino a ieri si chiamavano Tasi, Tares e Imu, oggi racchiuse nell’unico fardello chiamato IUC? Durante le elezioni si elevavano a paladini dei cittadini, dicendo che finalmente Teramo avrebbe avuto una vera opposizione, ed invece notiamo come si siano già prostratisi ai giochetti politici che abilmente il Sindaco Brucchi ha messo in campo. Come Rifondazione Comunista condanniamo l’atteggiamento di questi figuri e annunciamo di organizzare a breve un incontro pubblico per discutere del problema della casa a Teramo, delle tasse ad essa legate, degli sfratti e delle politiche abitative inesistenti nel nostro capoluogo. Concludiamo facendo il nostro plauso al sindacato Sicet e Sunia per la coraggiosa presa di posizione nei confronti del progetto di housing sociale di Via Longo, che ci sembra una vera e propria fregatura a favore delle banche”.