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Silvi, conferenza su proposta di Legge Zan. M5s: “Dibattito o one man show?”

Silvi. Il Movimento 5 Stelle Silvi torna sulla conferenza che si terrà domani, 28 agosto, in una delle sale parrocchiali dell’Assunta, sulla proposta di Legge Zan a cui è invitato a partecipare, oltre al Sindaco Scordella, anche l’avvocato Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la Vita, come relatore.

“Il fatto che si discuta in una Chiesa l’opportunità di una proposta di legge di uno Stato laico anziché di un argomento legato ad aspetti di fede”, osserva il Movimento 5 Stelle Silvi, “è già di per sé una stortura che ci catapulta verso quel periodo storico in cui si tentò la “riconfessionalizzazione” dello Stato italiano che invece – viva i Padri Costituenti! – mette al centro la laicità come principio supremo del nostro ordinamento. Il fatto che un’amministrazione conceda il patrocinio per un evento volto a convincere i “fedeli” (giacchè di un luogo di culto si è ospiti) che non sia necessaria una legge che rafforzi le tutele di alcune persone e che nulla toglie ad altri, ha il sapore amarissimo di una resistenza culturale ed ingiustificata verso coloro – e parliamo delle comunità lgbt (comunità gay) – che di questa tutela hanno invece evidentemente bisogno”.

Dibattito o one man show? “Il fatto che il Sindaco partecipi non con il simbolo del suo partito – cosa che peraltro non ci avrebbe stupito conoscendo le ostentazioni dei simboli religiosi tanto ruffiane quanto di cattivo gusto da parte del leader del Carroccio – ma con il logo di un Comune, come se l’intera comunità sposasse questa posizione, ci appare presuntuoso ed inopportuno. Ma soprattutto – ed è qui il nocciolo della questione – che un argomento di tale portata venga ridotto – come sembra – ad un poco coraggioso “one man show” anziché ad un dibattito che consenta il confronto reale delle diverse posizioni, questo dà l’effettiva misura della leggerezza con la quale viene utilizzato il logo istituzionale del nostro territorio che, a differenza di chi predica da millenni di accoglienza, ascolto ed accettazione, e si sente anacronisticamente detentore di privilegi morali e giuridici, è davvero pronto ad accogliere, ad ascoltare ed accettare l’uguaglianza dei diritti e la lotta contro ogni forma di violenza”.