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Roseto, salta il consiglio comunale sulla variante Cosmo e il PD attacca il centrodestra: ‘non c’è più la maggioranza’

Roseto. “Ieri sera è andata in scena l’ennesima puntata della disfatta della giunta targata Pavone. Si doveva discutere di temi urbanistici e la maggioranza si è ritrovata orfana di due consiglieri. I dissidi ed i dissensi sono sempre più evidenti ed il malcontento si tocca con mano. Roseto non ha più una maggioranza in grado di governare la città”.

Lo ha dichirato Simone Tacchetti, segretario del Partito Democratico rosetano, ricordando che “nei mesi scorsi, infatti, la lista Obiettivo Comune è uscita dalla maggioranza ed il vice sindaco si è dimesso, tra l’altro, in polemica con le scelte della maggioranza sul piano demaniale, lo stesso che, per essere approvato, ha causato le dimissioni di una consigliera. Ieri è stata la volta di una variante al PRG a causare due diserzioni. La non condivisione sulle scelte urbanistiche, insomma, continua a mietere vittime tra le fila della maggioranza e della giunta. I rumors su assessori pronti a lasciare sono la riprova di quanto da noi sostenuto da tempo. Peccato, però, che le dimissioni non si annunciano ma si danno”.

Per il segretario Pd “lo sviluppo e la pianificazione del territorio hanno bisogno di condivisione da parte di tutti. L’eliminazione dell’ufficio politico del piano e della commissione urbanistica hanno fatto venir meno il confronto democratico delegando tali scelte alla discrezione di pochi. Rinnoviamo, pertanto, l’invito a questa maggioranza a fermarsi ed a riflettere nell’interesse esclusivo della città, nella consapevolezza che a Roseto l’esperienza di centrodestra – conclude Tacchetti – volge ormai al tramonto”.

CONSIGLILO COMUNALE ROSETO, PAVONE: ‘PD CONTRARIO A INIZIATIVA PRIVATA’

“In merito al Consiglio Comunale di ieri sera voglio precisare che si è trattato solo di assenza di due consiglieri dovuta ad impegni personali e di lavoro che erano stati precedentemente comunicati e pertanto rientra nelle normali probabilità di mancanza di numero legale che, in tutte le Amministrazioni locali e anche in Parlamento, si verificano senza destare particolare clamore” dichiara il sindaco di Roseto degli Abruzzi, Enio Pavone. “Tra l’altro vorrei ricordare come, in più di tre anni di Amministrazione Pavone, è la prima volta che ciò si verifica, mentre in precedenza, quando al timone era il Pd, ciò è accaduto più e più volte, anche di fronte alla presenza di un numero di consiglieri di maggioranza ben più elevato rispetto a quelli attuali – prosegue il primo cittadino – Ora, se il Pd è contro le poche iniziative di privati imprenditori che hanno ancora il coraggio di investire che lo andasse a spiegare alle migliaia di disoccupati che in questa città, ogni giorno, vanno alla ricerca di lavoro. Da parte nostra la condivisione dei temi urbanistici non è e non sarà mai negata, altra cosa è invece a chi spetta fare le scelte e prendere le decisioni, e questo tocca alla maggioranza delegata e scelta dai cittadini. Non risulta infatti al sindaco Pavone che vi sia stata condivisione su temi urbanistici quali la variante al Prg portata avanti dal Pd in assoluta ‘solitudine’, per ben 11 lunghi anni, nelle ‘segrete stanze’, costata alla collettività più di 400 mila euro e che non ha prodotto alcun beneficio per la nostra città. Il Pd forse confondeva e confonde la partecipazione con l’informazione – chiosa il sindaco di Roseto – loro fecero infatti informazione a decisioni prese su una variante generale al Prg, cosa diversa da un insediamento produttivo”.

ROSETO, SCELTA CIVICA: “GRAZIE AI CONSIGLIERI MARINI E DI GIULIO CHE HANNO RISPARMIATO AI ROSETANI L’ENNESIMO SCEMPIO”

“Le assenze nell’ultima seduta del consiglio comunale tra le fila della maggioranza guidata dal sindaco Enio Pavone hanno decretato la sconfitta politica di questa amministrazione ma hanno al tempo stesso salvato la città da decisioni sciagurate e deleterie per la collettività in merito allo sviluppo e alla pianificazione urbanistica”. Questo il commento del coordinamento di Scelta Civica Roseto sull’amministrazione Pavone dopo che nella seduta del consiglio comunale del 21 luglio è venuto nuovamente a mancare il numero legale a causa dell’assenza di due consiglieri impedendo la discussione e la votazione di una variante del piano regolatore.
“Scelta Civica deve ringraziare i consiglieri di maggioranza Di Giulio e Marini che, anche grazie alla loro esperienza amministrativa pregressa, hanno fatto le proprie valutazioni sul provvedimento che approdava in aula e, con la loro assenza, hanno evitato che la maggioranza, perpetrasse un grave danno al patrimonio rosetano attraverso un provvedimento che ha grossi profili di illegittimità” spiega il consigliere di Scelta Civica Flavio De Vincentiis “la mancata discussione della variante urbanistica è ovviamente un grave segno di debolezza politica e di una maggioranza, guidata in aula dal capogruppo Antonio Norante, arrivata al capolinea ma, in questo caso, l’assenza dei due consiglieri ha salvato i rosetani dall’assistere all’ennesimo grave danno per il patrimonio cittadino”.
“Da tempo ormai” aggiunge il segretario cittadino di Scelta Civica Mario Nugnes “chiediamo una concreta presa di responsabilità a Pavone, la stessa che noi di Scelta Civica mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro di opposizione costruttiva e collaborativa. Ma il sindaco stesso fino ad ora ha sempre glissato sull’argomento, la speranza degli elettori di centrodestra in questi anni non si è tradotta in nulla di concreto, anzi. Fare politica significa essere al servizio dei cittadini, essere puri nei propri pensieri e desideri con l’unico obiettivo del bene comune. Pavone e i suoi incarnano, purtroppo, tutt’altro desiderio, e non è con una minaccia di dimissioni di un assessore che si può pensare di mettere a posto i pezzi di un puzzle che ormai non combaciano più (se mai l’hanno fatto)”.