La questione viene sollevata da Amedeo Marcattili, della Cgil Funzione pubblica, che nella sua analisi parte dalla recente delibera consiliare con la quale è stato tracciato il percorso per affidare all’esterno le attività legate al funzionamento della biblioteca comunale.
” L’assessore Alessia Ventura” scrive Marcattili, ” nella delibera parla necessità di reintegrare negli Uffici amministrativi, per mancanza di personale, l’unità lavorativa presente presso la Biblioteca Comunale, migliorare i servizi offerti soprattutto in termini di orari di apertura più idonei alla richiesta degli utenti trasformare il complesso culturale Villa Flaiani in un vero e proprio centro di cultura. A quanto è dato di capire quindi si intende esternalizzare il servizio biblioteca per recuperare risorse umane, un dipendente, da destinare agli uffici amministrativi”.
E qui partono gli interrogativi che vengono girati al sindaco, Tonia Piccioni, e all’intera giunta comunale.
” Sarebbe interessante sapere come si può avere un’economia”, dice ancora il sidnacalista, senza un aggravio di costi. Forse con l’eventuale vendita del patrimonio librario? E’ stata acceratata l’impossibilità di utilizzare risorse umane disponibili, anche in altri settori?
Come è possibile l’affidamento della gestione a terzi senza che questo comporti maggiori oneri per i cittadini ?. A chi sarà affidata la responsabilità della struttura, servizio culturale museale espositivo, con quali costi? Senza entrare nel dettaglio di tutta l’operazione proposta si vorrebbero conoscere, ai fini dell’art. 3 della Legge 241/90; le motivazione, i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione anche alle risultanze di una eventuale e opportuna istruttoria. Quanto sopra nella consapevolezza che nel processo sono coinvolti lavoratori dell’Ente e risorse pubbliche”.