“Si tratta di reparti in prima linea, particolarmente sollecitati durante il periodo estivo a causa dell’aumento esponenziale delle presenze e dell’intensificazione del traffico veicolare. Giulianova, d’altronde, ha caratteriste particolari che la rendono davvero un unicum. Oltre ad essere – dichiara il sindaco – tra le più frequentate stazioni balneari abruzzesi, è anche il più importante scalo portuale e ferroviario della provincia. Inoltre è il tratto terminale della superstrada Teramo-Mare, sulla quale si innesta l’autostrada A 24 da Roma, ed ha un casello sulla A 14 con altissimo movimento, tra i maggiori del tratto Ancona-Canosa. Non dimenticando poi che il nostro ospedale, l’unico presente in una località costiera nel tratto compreso tra S. Benedetto del Tronto e Pescara, serve un’area ampia e densamente popolata, circa 80.000 abitanti, che diventano oltre 240.000 nel periodo estivo. Eppure, nonostante tutto ciò – prosegue Mastromauro – il nostro ospedale ha dovuto subire tagli e ridimensionamenti: una politica sanitaria penalizzante, inaccettabile che adesso però, grazie ai nuovi assetti politici regionali, penso sia finalmente arrivata al capolinea. Ma nell’immediato è assolutamente necessario potenziare il Pronto soccorso e Ortopedia/traumatologia, e bisogna farlo in tempi strettissimi perché, come ho scritto al manager Rolleri, sono servizi ormai al collasso, che si reggono unicamente sullo spirito di servizio della stremata pattuglia di operatori in servizio, costretti a turni massacranti”.
Il sindaco di Giulianova ribadisce “come sempre è avvenuto ogni estate, le richieste aumenteranno enormemente: sia per il numero triplicato di presenze, sia per le emergenze dovute agli incidenti stradali conseguenti al traffico più intenso, sia per le manifestazioni che, facendo convergere tante persone nei nostri territori, potrebbero comportare un super lavoro per piccoli o grandi incidenti. E in proposito – conclude il sindaco – rammento anche la necessità di un adeguato servizio di vigilanza per evitare che il personale del Pronto soccorso, come è tante volte avvenuto, sia oggetto di minacce o peggio. Ho chiesto al dottor Rolleri fatti e non parole, affinché non si debba poi apprendere dalla cronaca nera che quanto da me denunciato non era un’esagerazione”.