Teramo, ecco le nuove deleghe tra conferme e avvicendamenti

giunta teramoTeramo. A tratti nervoso, sicuramente molto carico tanto da “permettersi”, ad un certo punto, di zittire anche Paolo Gatti, fautore di fatto della sua vittoria e “colpevole” di parlare durante il suo discorso. Il sindaco Maurizio Brucchi presenta la nuova Giunta e l’assegnazione delle relative deleghe, tra conferme ed assegnazioni (una in particolare) in controtendenza rispetto al passato.

 

Mario Cozzi, infatti, fino al 25 maggio assessore al commercio, perde la delega che passa invece nelle mani di Marco Tancredi, unitamente a quella sulla regolamentazione della movida e sul marketing territoriale. “Verrà inoltre istituito un tavolo permanente per il commercio – ha spiegato Brucchi – con sindaco, assessore, commercianti e cittadini. Non sempre quello che vogliono i commercianti collima con ciò che vogliono infatti i normali cittadini, parleremo molto”.

Lo stesso Brucchi aveva iniziato a spron battuto la presentazione. “Sono stato tre giorni a Londra e quando ti estranei dalla realtà locale riesci a leggere meglio quanto sta accadendo – ha affermato – Io sono stato condannato a prescindere per le mie scelte e perfino gli imputati devono aspettare la fine del processo per avere giudizio, cosa che per me, invece, è stata emesso prima. Il momento delle polemiche è finito, abbiamo vinto per la seconda volta e vuol dire che abbiamo ben governato per cinque anni. C’è stato uno tsunami che ha colpito il centrodestra ed io sono uno dei pochi sindaci in Italia ad essere sopravvissuto. Mi hanno dato agli ultimi posti delle classifiche di gradimento, ma, come disse Qualcuno, gli ultimi saranno i primi”. E ancora: “Lavoreremo per la città, io, la Giunta e la maggioranza. I delusi? E’ normale ci siano. Però la politica ha delle regole e bisogna rispettarle. Non è stato facile tracciare la nuova Giunta e mi dispiace che alcune cose non sono andate in un certo modo. In un quinquennio però può succedere di tutto e i singoli che ora non sono stati premiati, lo potranno essere nei prossimi anni”. E sulla figura di Vinicio Ciarroni, suo portavoce e vero e proprio angelo custode del sindaco: “E’ un mio collaboratore, cosa interessa ai teramani se rimane o meno?”. Voci di un sua mancata riconferma erano rimbalzate infatti sul blog I due Punti di Giancarlo Falconi ed effettivamente Ciarroni (che sta ricevendo tanti attestati di solidarietà) non sarà al fianco del primo cittadino per i prossimi cinque anni.

Le deleghe della Giunta. Il sindaco terrà per sé la delega sui rapporti con le società partecipate (TeAm e Ruzzo). Al vicesindaco Mirella Marchese andranno le deleghe sulla sicurezza, la Polizia Municipale, la pianificazione strategica e gli affari generali. Ad Eva Guardiani, la delega sul bilancio (prima nelle mani dell’odierno dissidente Dodo Di Sabatino), l’informatizzazione e la trasparenza. Riconfermata la delega sulla scuola con l’aggiunta di quella sui rapporti con l’Università di Teramo per Piero Romanelli. Rudy Di Stefano, oltre alla confermata delega sulle manutenzioni, gestione e cura dei parchi urbani e lungofiume e l’ambiente. A Giorgio Di Giovangiacomo andranno (riconferma) i lavori pubblici, traffico, trasporti e mobilità urbana, anche del centro storico e l’arredo urbano. Nelle mani di Francesca Lucantoni, la cultura, le politiche culturali, lo sport e le politiche giovanili. A Valeria Misticoni andranno invece il sociale, l’immigrazione e le politiche per la famiglia. Al già citato Cozzi, l’urbanistica e l’housing sociale. 

Nove assessori dunque, con Futuro In (Gatti) che mette le mani sulle deleghe più importanti. E nel pomeriggio si prospetta una prima infuocata seduta di Consiglio Comunale, con Di Sabatino e Sbraccia dissidenti rispetto alla maggioranza (dopo le nomine degli assessori) e la candidatura di Milton Di Sabatino a presidente del Consiglio non così scontata nella sua approvazione.

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