Nereto. Daniele Laurenzi, capogruppo di La Fonte Uniti per Nereto, chiede tutti gli atti relativi alla sospensione dei lavori al cantiere dell’ex Romeo Menti.
Richiesta che il consigliere di minoranza, fino a qualche settimana fa vicesindaco della giunta Minora, che prende spunto dalle dichiarazioni del sindaco, Giuliano Di Flavio, e della delibera di giunta dello scorso 14 giugno, ovvero l’atto di indirizzo con il quale è stato sospeso l’iter di realizzazione dell’Auditorium previsto appunto nell’area del vecchio impianto sportivo.
“Leggo testualmente che la nuova giunta ritiene”, scrive Laurenzi, ” indispensabile, utile e opportuno procedere ad una pausa di riflessione al fine di valutare, analizzare ed esaminare attentamente le condizioni, le caratteristiche generali e particolari e quanto altro contenute nella progettazione.” Da Consigliere Comunale di minoranza, nell’ attesa di ottenere i veri documenti che legittimano eventualmente una sospensione dei lavori, non posso che preannunciare che verificherò se questa sospensione sia legittima oppure illegittima. Dico questo perché credo che il contenuto dell’atto di indirizzo della Giunta, non sia in linea con la disciplina della materia che norma le ipotesi di sospensione negli appalti pubblici, ovvero non rientri nelle sole ipotesi previste dalla Legge. Oltre ciò, ho la sensazione che tale sospensione, oltre alla carenza dei presupposti previsti dalla normativa, sia anche poco formale, visto che eventualmente una sospensione dei Lavori di un Opera Pubblica regolarmente appaltata è ammessa, ripeto, limitatamente alle sole ipotesi o casi previsti dalla legge e sopratutto dai soggetti preposti dalla legge, ossia direttore dei lavori o Rup, responsabile unico del procedimento”. Ad oggi, come ricorda Laurenzi, non ci sarebbe nessun documento in questa direzione, così come non ci sarebbero documentazioni che ordinano alla ditta esecutrice dei lavori di sospendere i lavori.
” Quinndi la sospensione non esiste”, incalza Laurenzi, “infatti proprio questa mattina mezzi e addetti ai lavori continuano a lavorare! Il tutto è veramente strano, a meno che non ci troviamo di fronte ad una sospensione illegittima, che potrebbe esporre il Comune a maggiori oneri. Da ex Assessore ai Lavori pubblici dico che sono abituato a instaurare rapporti con le ditte basati sulla formalità e sopratutto nel rispetto di ruoli e competenze, nel rispetto della normativa che disciplina i Lavori Pubblici. Nel caso specifico aggiungo che i lavori di riqualificazione urbana dovrebbero essere eseguiti con continuità e secondo quanto stabilito dal cronoprogramma, una eventuale sospensione sarebbe dunque consentita limitata e condizionata dall’ esistenza di specifici presupposti, non essendo ammissibile che l’Amministrazione anche in esecuzione del suo dovere di cooperazione e controllo, fuori dai casi previsti dalla Legge, possa ostacolare la corretta e tempistica esecuzione delle opere”.