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Elezioni Teramo 2014, la Commissione dice sì al ballottaggio

Teramo. Dopo minacce di ricorsi (impossibili da presentare in questa fase ma solo dopo proclamazione), presunti voti che mancavano da una parte e dall’altra, ecco che la Commissione Elettorale, presieduta dal giudice Roberto Veneziano, dà l’ufficialità del ballottaggio a Teramo tra Maurizio Brucchi e Manola Di Pasquale.

 

L’8 giugno dunque la città dovrà tornare a votare per eleggere il prossimo sindaco e se inizialmente si parlava di circa 70 voti che separavano Brucchi dalla vittoria al primo turno, il riconteggio ha quasi raddoppiato la quota portandola a 135 voti. Per 135 voti dunque, il sindaco uscente di centrodestra non si vede riconfermato e dovrà battagliare con Manola Di Pasquale (Pd più civica) per poter entrare di nuovo a piazza Orsini da primo cittadino.

Le prove tecniche di alleanza per battere Brucchi sono già partite: fuori dall’ormai famigerato seggio 50 di San Nicolò, dove le schede sono state ricontate proprio dalla Commissione Elettorale per l’uso dell’altrettanto famigerata matita colorata, si annusava la probabile futura coesione tra gli staff di Manola Di Pasquale, Gianluca Pomante e Graziella Cordone. Nessun apparentamento invece per Maurizio Brucchi, mentre è da valutare la posizione di Berardo Rabbuffo. Escluso, infine, che Fabio Berardini ed il Movimento 5 Stelle si alleino invece con il Pd.