Tortoreto. Alessandra Richi, assessore della giunta Monti, diventa il primo sindaco donna della cittadina costiera. Un successo netto nelle proporzioni , oltre 500 voti, che segna in qualche maniera una linea di continuità con l’amministrazione uscente, ma con degli innesti che hanno garantito alla lista nuova linfa, con un marcato rinnovamento.
Di riflesso l’elettorato ha bocciato la linea della riproposizione di modelli del passato in fatto di alleanze e di candidature, con il centrosinistra che aveva puntato le sue credenziali sull’ex sindaco Flaminio Lombi.
Il successo della Richi fa specie, per diversi motivi. Dallo scarto in termini di voti rispetto all’avversario, oltre 500, dal fatto che l’area di destra si è disimpegnata in questa tornata (la frattura con l’ala che fa riferimento all’assessore provinciale Francesco Marconi che si era originata a qualche giorno dalla presentazione della lista), ma anche per il fatto che nel contenitore Tortoreto sempre sono approdate figure centriste e di centrosinistra, che in passato erano state in amministrazione (che in termini di preferenze, poi hanno avuto un ottimo riscontro). Nelle previsioni della vigilia, anche perchè i due maggiori schieramenti, potenzialmente parlando, presentavano dei punti deboli, si pensava ad una sorta di equilibrio.
Incertezze che però dalle urne sono state presto dissipate, visto che il successo di Alessandra Richi (che già si è insediata a Palazzo di Città) a urne aperte non è stato mai in discussione. L’offerta politica presentata da TortoretoSempre, dunque, ha fatto breccia nell’elettorato. Cosa che invece allo schieramento di centrosinistra non è riuscito. E in questa area politica, inevitabilmente, servirà ora un profonda riflessione. Probabilmente, la sconfitta elettorale favorirà un ricambio della classe dirigente, che è restata solo nelle intenzioni durante la fase di composizione della lista. Bisgnerà, ora, iniziare a ricostruire. A Tortoreto, poi, c’è stata anche l’ottima affermazione del Movimento 5 Stelle, che ha superato la quota dei mille voti. L’unica municipalità, in Val Vibrata (al pari di Nereto dove è stata eletta Donatella Amabili), dove è stato guadagnato un seggio dai pentastellati, è stata proprio quella di Tortoreto, con Luca Palanca, a testimonianza di un lavoro propedeutico utile e la capacità di intercettare la voglia di cambiare, che in ogni caso nell’elettorato era presente.
Preferenze. Il re della preferenze, nella lista della Richi, è stato Massimo Tarquini, alla prima esperienza da amministratore, capace di raccogliere 585 voti. Con ogn probabilità, Tarquini vestirà i panni del vicesindaco della giunta Richi. Nella classifica dei più votati, figurano anche l’assessore uscente Renato Chicchirichì, Arianna Del Sordo e Rosita Di Mizio (in passato assessori della giunta Di Matteo), mentre gli altri due consiglieri uscenti, Piacentini e Cardinale, si sono guadagnati la riconferma. Nella lista Tortoreto nel Cuore, invece, si accomodano in consiglio, oltre a Lombi, Mauro Postuma (una conferma), Roberto Celi e Daniela Mignini. Restano, invece, fuori dall’assise comunale tre consiglieri di opposizione: Nico Carusi, Enzo Taddeo e Sandro Porrea.