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Variante Sp 259 a Nereto, ambientalisti minacciano di legarsi ai cipressi da abbattere

Nereto. Gli ambientalisti della Task Force Ambientale annunciano una dura battaglia contro la Provincia di Teramo per la variante della SP 259 che prevede l’abbattimento di 20 cipressi secolari nei pressi del cimitero cittadino per la realizzazione di una variante della strada che gli ecologisti definiscono inutile e pericolosa e assolutamente non migliorativa della viabilità.

 

A dare l’annuncio dell’inizio di quella che viene definita “ una dura protesta contro l’opera decisa dalla politica Provinciale dell’assessore Elicio Romandini in combutta con la maggioranza guidata dal sindaco Stefano Minora e il vice sindaco Daniele Laurenzi “ il presidente della Task Force Ambientale Giuliano Marsili “ che aggiunge “ questi personaggi con idee di altri tempi si sono permessi di rimandare indietro con tracotanza le giuste osservazioni di ambientalisti, cittadini e comitati che chiedevano solo di essere ascoltati calpestando anche l’opposizione del parroco don Silvio De Gregoriis al quale è stato detto con molta democrazia che l’opera si fa e basta e di mettersi l’anima in pace “.

Marsili a nome di tutti gli ecologisti avvisa quelli che definisce politici locali antidemocratici e senza scrupoli “ ci legheremo ai cipressi e fisseremo un presidio nel viale vicino al cimitero perché riteniamo che quando si calpesta la democrazia e i sentimenti affettivi dei cittadini occorre reagire con fermezza “. Intanto il Comitato di Salvaguardia del cimitero ha diffuso un volantino dove si illustrano le motivazioni della contrarietà all’intervento e a breve inizierà una raccolta di firme per chiedere alla Provincia di Teramo di sospendere l’opera e di aprire un tavolo di confronto “. A presiedere il Comitato lo storico ambientalista Galileo Foschi, coadiuvato da un direttivo composto da Mauro Scattolini, Maurizio D’Amario, Gianluigi Cigno, Teresa Di Bonifacio e Luigino Sciarroni. E per finire gli ecologisti stanno preparando un Esposto Denuncia da presentare in Procura perché ritengono che siano state violate alcune Leggi dello Stato e la Convenzione di Arhus del 25 06 1998 e le Leggi Regionali nr. 10 del 14 gennaio 2014 e nr. 12 del 28 maggio 2013.