Tortoreto, taglio delle indennità dei funzionari e bilancio partecipativo: le proposte del M5S

tortoreto comuneTortoreto. La lettera d’intenti del Movimento 5 Stelle di Tortoreto. Nelle ultime ore la lista guidata dal candidato sindaco Luca Palanca ha reso pubblica una vera e propria l’ettera d’intenti, che condensa tutta una serie di aspetti di natura programmatica, a partire dalla riduzione dei costi della macchina amministrativa.

 

Nel documento, infatti, si parla del taglio delle indennità di carica dei dirigenti, al minimo previsto dal contratto collettivo. ” Il rispamio annuo previsto”, si legge in una nota, ” è di 15mila euro a dirigente e dunque l’operazione complessiva garantirebbe una riduzione dei costi di 60mila euro. Altro obiettivo è quello di valutare il passaggio delle riscossione delle tasse da un ente terzo alla gestione diretta da parte del Comune”.

Nella gestione dell’enye, i 5 Stelle propongono anche una guida al comportamento virtuoso degli amministratori e la creazione di un modulo per le segnalazioni riscontrate dei cittadini rispetto al comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione.
Non solo riduzione dei costi, però, nel progetto di governo comunale del Movimento.
” Proponiamo” si legge ancora, ” che un referendum propositivo possa essere presentato anche da un comune cittadino purchè residente , ed abbia bisogno di essere attuabile con un minimo di firme pari a 1/10 della popolazione.Il referendum deliberativo avrà gli stessi termini regolamentari del propositivo ma potrà addirittura andare a variare regolamenti comunali.

I risultati del referendum saranno senza quorum cioè saranno validi indipendentemente dal numero dei votanti. In questo modo si vuole incentivare la partecipazione di tutti i cittadini che devono riappropriarsi della loro sovranità e della loro coscienza sociale”.

Nella proposta di amministrazione, poi, figura anche il concetto di bilancio partecipativo. “Consiste nell’assegnare una quota di bilancio dell’ Ente locale alla gestione diretta dei cittadini”, dice ancora il M5S, “che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle amministrazioni per modificarle a proprio beneficio. Esso è il vero fulcro della democrazia diretta in quanto saranno i cittadini stessi ad indicare all’amministrazione come spendere gli utili amministrativi in quote da decidere di volta in volta, ad esempio: per il primo anno i tagli agli stipendi e alle indennità del Sindaco ,assessori, dirigenti daranno un risparmio che l’amministrazione vuole investire nel wi-fi gratuito ma nei 4 anni successivi la stessa cifra potrà essere utilizzata su indicazione dei cittadini. Si avvierà cosi un progressivo cambiamento della coscienza sociale ed anche una maggiore sensazione di appartenenza ad un territorio e di legame con lo stesso”.

 

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