” Sono consentite esclusivamente negli spazi predisposti per la propaganda elettorale dalla Giunta Comunale”, si legge nella segnalazione, ” secondo le assegnazioni ai partiti o gruppi politici e fino alla mezzanotte di sabato 24 maggio 2014. A partire da tale momento ogni nuova affissione è vietata ad eccezione dell’affissione di giornali e periodici nelle bacheche poste in luogo pubblico regolarmente autorizzate.
I manifesti di propaganda elettorale possono essere affissi solo all’interno delle sedi dei partiti e dei comitati; costituisce illecito il manifesto affisso sulla vetrina verso l’esterno, lecita l’affissione interna purché sia ad almeno 50 cm dalla vetrina. E’ vietata l’affissione o l’esposizione di stampati, manifesti ecc. inerenti direttamente o indirettamente la propaganda elettorale in luogo pubblico o esposto al pubblico, nelle vetrine dei negozi, nelle porte, sui portoni, sulle saracinesche, sui chioschi, sugli infissi delle finestre o dei balconi, sugli alberi, sui pali o palloni ed aerostati ancorati al suolo. Sono vietate le iscrizioni murali e quelle su fondi stradali, rupi, argini, palizzate, recinzioni, alberi e balconi”
Tutti riferimenti della legge n.212 del 1956.
Nella richiesta presentata in Comune, i “pentastellati” chiedono di verificare se tali locali dove compaiono manifesti siano da configuarsi come sedi di partito o comitati elettorali e la contestuale rimozione di tutti i manifesti apposti direttamente sulle vetrine degli stessi locali.