Dopo un breve saluto alla platea e, in particolare, all’Associazione Sordi Italiani Teramo, presenti in sala, Manola Di Pasquale ha voluto aprire il suo intervento con un video, poiché: “Sono le immagini che dicono più delle parole”.
“In questo filmato avete visto le brutture che ci lascia in eredità questa amministrazione: strade piene di buche, edifici comunali, come il mercato coperto o l’ex manicomio, che vanno in malora; sono il segno dell’indifferenza e dell’incapacità dell’amministrazione uscente.
Voglio ribadire che non sono i numeri, ma le idee e la capacità di attuarle che fanno una buona amministrazione. Nella storia di Teramo non è mai accaduto, e mai più accadrà che, alla Regione la nostra città abbia dato, della “stessa famiglia”, il Presidente della Regione e quattro assessori regionali con cariche importanti: ambiente, lavoro, sociale e scuola.
Dovevano e potevano trovare fondi europei per l’avvio di nuove attività, fondi per ristrutturare beni architettonici, per migliorare la mobilità; hanno avuto la Delega alla Sanità, ma non hanno fatto nulla per il nostro diritto alla salute. Erano tutti teramani e per noi non hanno fatto niente; questa è la prova tangibile della loro incapacità a governare. Noi abbiamo le idee e siamo in grado di metterle in atto, e io voglio essere per voi un amministratore che lavorerà senza sosta per tutti i cittadini. Vogliamo ridurre la pressione fiscale, come la tassa sui rifiuti, sia per le famiglie, ma soprattutto per le attività commerciali e le aziende. Istituiremo un assessore unico per Cultura, Turismo e Commercio perché ,se vogliamo far ripartire l’economia a Teramo, dobbiamo imparare a vendere le nostre bellezze. Vogliamo dare ai nostri ragazzi i mezzi per crescere, attraverso gl’Incubatori, ovvero concedendo loro spazi comunali dismessi dove possano avviare le loro aziende. L’amministrazione di una città, noi crediamo, si fa insieme, e anche voi dovete partecipare, e vi prometto che, se sarò eletta Sindaco, vi sarà solo trasparenza tra voi e il Comune perché una donna fa la differenza”
Anche Giovanni Legnini ha aperto il suo intervento criticando l’Amministrazione uscente: “Bisognerebbe fare uno studio su questo fenomeno politico, e in particolare sul fatto che più potere hai e meno fai. Non è questo il caso di Manola, che conosco e so essere una persona competente e ricca di iniziative; con lei a Teramo si potrà fare la differenza, perché non ha paura di alzare la voce con i poteri forti e di martellare quando si tratta di tutelare i diritti dei suoi concittadini”.
Sulla stessa linea anche Luciano D’ Alfonso: “Chiodi ha avuto un potere immenso, dopo il terremoto dell’Aquila, ma non l’ha saputo usare. Io guardo con invidia i terremotati dell’Emilia, perché loro sono stati in grado di afferrare quei fondi riservati a loro. Chiodi non l’ha fatto per i comuni del cratere, come lo è anche Teramo. Noi, invece, le cose che diciamo le facciamo, senza paura, come ha sempre fatto Manola in tutti questi anni, portando avanti le sue battaglie; e insieme, Comune e Regione, potremo collaborare per riuscire a ridare a Teramo la sua dignità”.