Valle Castellana. Sono trascorsi cinque mesi dall’alluvione del novembre 2013 e la SP 49 (Valle
Castellana-Ascoli Piceno) rimane ancora chiusa al transito.
I mezzi pubblici non hanno la possibilità di transitare su questa unica arteria e dunque
gli studenti e i pendolari che devono raggiungere Ascoli Piceno, sono costretti ogni
giorno, a percorrere il tratto alternativo che passa da Acquasanta Terme allungando di
circa 100 chilometri, per tornare in casa solo in orari ti tardo pomeriggio. Molte corse
del pullman per Ascoli Piceno sono state soppresse, creando notevoli disagi a quella
parte di popolazione (soprattutto anziani) che raggiunge la vicina città di Ascoli
Piceno esclusivamente con i mezzi pubblici.
La Provincia di Teramo, nell’immediato, è intervenuta sul tratto di strada della SP 49
con le solite e inutili operazioni tampone (mucchi di terra, guardrail appoggiati qua e
la, dozzine di segnali, sacchetti di catrame, ecc) mettendo in parziale sicurezza solo
alcuni tratti e lasciando chiuso il tratto che dalla frazione Cesano conduce al ponte di
confine con Ascoli Piceno. Questi interventi hanno lasciato l’intera collettività in una
condizione di semi isolamento, visto che parte della strada, come già detto, rimane
chiusa.
Fortunatamente l’inverno è stato mite e povero di precipitazioni per cui la strada è
rimasta nello stato di novembre senza ulteriori crolli, però non può bastare la
clemenza meteorologica per sanare questo gravissimo problema trentennale.
Nei vari siti istituzionali (Provincia e Regione) si menziona lo stanziamento di alcuni
fondi per la messa in sicurezza e la riapertura definitiva della SP49, ma tali fondi non
sono mai stati spesi e gli oltre mille abitanti di Valle Castellana reputano opportuno
che la Provincia di Teramo chiarisca definitivamente quali sono gli importi che
verranno spesi, quale sarà la tempistica, e che consideri seriamente un progetto
complessivo che dia un minimo di sicurezza a tutto il tratto stradale della SP 49 che
conduce ad Ascoli Piceno, poiché interventi tampone non faranno altro che
perpetuare il problema della viabilità all’infinito.
Il comitato di Valle Castellana non è intenzionato a mollare la presa, anzi sta
studiando alcune azioni legali contro i responsabili di questo scempio stradale, gli
stessi responsabili che dovrebbero occuparsi di garantire almeno i livelli essenziali
dei servizi ai cittadini, ma invece sono oggi impegnati con le varie campagne
elettorali.