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Nomine ASP, si infiamma la polemica

Teramo. Si infiamma la polemica sulle nomine nelle Asp (Aziende Servizi per la Persona). Il consigliere Claudio Ruffini aveva in primis denunciato alcune illegittimità e la nomina “degli ultimi amici” da parte del centrodestra nelle Asp di Teramo ed Atri. Poi è arrivata la risposta dell’assessore regionale Paolo Gatti, che ha ribadito come le Asp stiano nascendo come stabilito dalla legge, definendo il tentativo di Ruffini mero ostruzionismo.

 

Oggi è la volta della segreteria provinciale del Partito Democratico rispondere a Gatti, a difesa del proprio consigliere regionale: “Il Partito Democratico di Teramo in ordine all’assemblea dei portatori d’interesse delle costituite ASP (ex IPAB), stigmatizza le affermazioni dell’assessore alle politiche sociali Paolo Gatti, sostenendo le ragioni che hanno spinto il consigliere regionale Ruffini a denunciare pubblicamente le gravi inadempienze registrate all’interno della nomina dei nuovi consigli di amministrazione delle neonate ASP. L’assessore regionale Gatti – continua il Pd in una nota – scaricando interamente la responsabilità di eventuali vizi procedurali sugli Organi Straordinari, dimentica che tali organi furono da esso stesso nominati ed inoltre, le delibere della Giunta Regionale, con cui detta le procedure per la formale costituzione, non contengono i nominativi dei rappresentanti dell’Ente Provincia Di Teramo, i quali, sono stati esclusi dall’assemblea dei portatori d’interesse poiché non si è avuta “l’accortezza” o forse la volontà di recepirli. Dunque, è falso quanto afferma l’assessore Paolo Gatti che i nuovi CdA sono stati nominati da tutti i rappresentanti del territorio come pure, addirittura, non spiega da dove siano venute fuori le candidature dei pretendenti alla carica di membri dei CdA che poi, tra l’altro, sono stati nominati ignorando le richieste di rinvio della minoranza. Il Partito Democratico Provinciale di Teramo, ricordando che i metodi e i tempi da prima Repubblica sono finiti da un pezzo, si farà portavoce e capofila nell’organizzazione di tutte le forme di opposizione al fine di salvaguardare gli interessi degli enti coinvolti e dei cittadini”.